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25 Maggio 2019 | IBC news

Metafisica dal segno alla scultura

A Pieve di Cento una mostra su De Chirico

A cura di Valeria Cicala

Care ascoltatrici e cari ascoltatori, vi segnaliamo che Al Museo MAGI ‘900 di Pieve di Cento, fino al 31 luglio, avrete l’opportunità di visitare la mostra De Chirico oltre il quadro. Manichini e miti nella scultura metafisica, una delle più significative ricognizioni sulla scultura metafisica dedicata ad alcune figure chiave dell’immaginario di Giorgio De Chirico: dagli Archeologi alle Muse, ai Cavalli.

Meno nota della produzione pittorica, ma certamente non meno evocativa, la scultura del grande maestro offre infatti l’occasione per approfondire alcuni dei soggetti che hanno dominato la sua poetica, tra i quali spiccano l’enigmatica presenza dei manichini e la persistenza del mito e della memoria dell’antico.

Per De Chirico la scultura fu un approdo dell’età matura quando, intorno al 1940, il pittore iniziò a realizzare alcune piccole terrecotte dipinte in cui riprendeva i temi dei suoi dipinti del periodo metafisico. Più tardi l’artista decise di far tradurre quelle fragili opere in più durevoli esemplari in bronzo, realizzando piccole tirature di diversi formati. Il corpus della sua ricerca plastica è successivamente stato riproposto dalla Fondazione Isa e Giorgio de Chirico di Roma, che ne ha commissionato la fusione in una nuova edizione limitata, in occasione del centenario della nascita dell’artista celebrato nel 1988.

Il MAGI’900 ha realizzato il percorso espositivo, di cui Valeria Tassinari ha curato la regia, proponendo un importante nucleo composto da 19 di queste sculture, recentemente acquisite nella collezione permanente del museo e abbinandole a pregevoli opere grafiche. L’intento è quello di mettere in relazione le rappresentazioni bidimensionali e la loro restituzione a tutto tondo. Anche il pubblico meno introdotto alla creatività e ai miti che accompagnano l’attività dell’artista riconosceranno alcune figure chiave del suo immaginario come gli Archeologi, i Trovatori, i Manichini Coloniali, Le Muse, i Cavalli, soggetti dei quali si propongono diverse varianti, offrendo una delle più significative ricognizioni sulla scultura metafisica mai allestite in Italia.

I bronzi, esposti insieme a un gesso preparatorio, dipinti, disegni, grafiche e a due rare edizioni illustrate dell’Apocalisse di Giovanni, sono proposti al pubblico in un allestimento corale, al quale aggiunge suggestione un’ installazione di pannelli luminosi, provenienti dal Museo Documentario della Metafisica di Ferrara, pionieristico museo “virtuale” inaugurato nei primi anni ’80 e oggi non più esistente.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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