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23 Agosto 2014 | IBC news

Pagine di archeologia

Suggestioni dall’antichità per possibili itinerari in Emilia-Romagna

A cura di Valeria Cicala

Cari ascoltatori, questa settimana, vi segnaliamo il dossier del numero 2 della rivista “IBC”, che potete leggere e scaricare dal nostro sito, perché in quelle pagine potrete trovare spunti per conoscere meglio o scoprire la compagine storico-archeologica di alcuni luoghi della regione.

Con il titolo “La storia sul quotidiano” abbiamo proposto una decina di scritti, tra i tanti che Giancarlo Susini, eminente studioso, uno dei Maestri dell’Ateneo bolognese del secondo Novecento, pubblicò nel corso di una lunga collaborazione con il “Il Resto del Carlino”, interrotta solo con la sua scomparsa, nell’ottobre del 2000.

Leggendole queste pagine, ancora così attuali e scritte non solo con la competenza dello storico, ma con lo stile e il gusto di chi sa raccontare, viaggeremo tra la Via Emilia e la costa adriatica, proiettati al nord e attratti da un oriente da cui ci separa un braccio di mare; ci arrampicheremo su per l’Appennino intuendo il versante tirrenico e risaliremo quel Po che avevamo perso di vista, ma che racconta ancora tante storie!

Un posto preminente ha avuto Rimini in questo itinerario (le sono dedicati tre degli articoli) per via di un paio di anniversari, sempre connessi con il 2014, e rilevanti anche per la storia della regione. Si tratta dei venti secoli dalla costruzione, a Rimini, del ponte chiamato “di Tiberio”, nonché dal bimillenario della morte di Ottaviano Augusto, che quel ponte volle quando ripensò l’impianto urbanistico ed economico dell’antica colonia latina.

Ma anche altri contributi di questo dossier raccontano luoghi della regione che hanno avuto la loro massima fioritura proprio tra la fine dell’età repubblicana e i primi secoli dall’età imperiale. Si veda Velleia, la Pompei del nord, nell’Appennino piacentino, oppure Sarsina, questa su versante appenninico che fa da cerniera con l’Italia tirrenica. Sono luoghi in cui monumenti e gli oggetti raccontano e restituiscono un paesaggio storico di grande bellezza, ma anche il senso e la profondità della cultura da cui muove la nostra realtà. 

Sebbene gli scritti che proponiamo tocchino luoghi disseminati per tutta la regione, nell’apparato iconografico abbiamo voluto privilegiare Rimini, in nome di questi anniversari che la riguardano da vicino. Lo abbiamo fatto affidandoci all’occhio di Andrea Samaritani, che per “Bell’Italia” ha di recente realizzato un articolato e suggestivo percorso fotografico in cui racconta efficacemente la Rimini romana, la bellezza del suo patrimonio, la ricchezza e la cura degli interventi realizzati dagli studiosi, e le scoperte clamorose, come la nota Domus del Chirurgo.

Gli articoli del professor Susini accenderanno la vostra curiosità. E magari scoprirete che Cattolica, dove pensavate di trascorrere le vacanze esisteva in età romana una mansio, quella che noi chiameremmo una stazione di servizio; cioè un luogo dove rifocillarsi e poter riposare, dar biada ai cavalli. Come pure potreste apprendere che il Po del primo secolo dopo Cristo era navigabile fino ad incontrare il mare, e che per questo una nave romana da carico vi fece naufragio e quando è stata ritrovata, nella seconda metà del secolo scorso, ha restituito materiali assai importanti, per la storia dell’economia e dei commerci in quel periodo, che si possono vedere andando al Museo di Comacchio.

Non vi racconto altro, leggete questi racconti di archeologia e poi andate a vedere, un saluto da Valeria Cicala.
Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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