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28 Novembre 2015 | Eventi

Politicamente scorretto. Pasolini è morto?

Una domanda paradossale per tornare a discutere di un omicidio che ha molto a che fare con la nostra storia. Intervista a Carlo Lucarelli.

A cura di Piera Raimondi Cominesi

Cari ascoltatori, tra i tanti temi legati all’impegno civile che la XI edizione di Politicamente Scorretto ha posto alla discussione pubblica, e ancora ne offrirà fino al 1° dicembre a Casalecchio di Reno, abbiamo scelto il focus che ha riguardato la tragica e ancora oscura scomparsa di Pier Paolo Pasolini, avvenuta proprio nel mese di novembre di 40 anni fa.

Carlo Lucarelli e i suoi ospiti hanno ripercorso sul palco della Casa della Conoscenza, i fatti e gli interrogativi ancora aperti intorno alla morte di questo intellettuale che forse più di ogni altro è stato una voce critica e “scomoda” per la società italiana conformista e opportunista del suo tempo. Oggi, in questo anniversario, un intellettuale molto celebrato, probabilmente meno studiato di quanto si possa pensare, dalle cui opere c’è ancora molto da imparare, un uomo che all’opportunità ha sempre preferito la verità.

Del suo omicidio, di come fu liquidato sin da subito come delitto a sfondo sessuale, delle possibili interconessioni con le vicende politiche di quegli anni, hanno discusso, sabato scorso, la critica letteraria e saggista Carla Benedetti, la giornalista Lucia Visca che il 2 novembre 1975 è stata, giovane cronista di “Paese Sera”, tra i primi ad accorrere sulla scena del delitto, l’avvocato Guido Calvi, legale della famiglia Pasolini, e l’editore Giovanni Giovannetti.

Ai nostri microfoni ne parliamo con Carlo Lucarelli:

Intervista a Carlo Lucarelli

Per chi desiderasse approfondire questa questione ancora spinosa vi segnalo il volume di Carlo Lucarelli PPP. Pasolini un segreto italiano, un romanzo-inchiesta sugli ultimi giorni di Pasolini e sugli anni più violenti della nostra storia recente, appena uscito per i tipi di Rizzoli. E ancora: Pasolini contro Calvino, Bollati Boringhieri, di Carla Benedetti; Pasolini frocio e basta, Effigie edizioni, di Carla Benedetti e Giovanni Giovannetti; Pasolini, una morte violenta (Castelvecchi, 2010) di Carla Visca e, ultimo ma non ultimo il libro di un poeta, Gianni D’Elia, che per Effigie ha pubblicato nel 2005 L’eresia di Pasolini, a cui ha fatto seguito una postilla dal titolo Il petrolio delle stragi.

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