Salta al contenuto principale
7 Novembre 2015 | IBC news

Tra stoffe e manichini

Abiti e corredi antichi alla Galleria Parmeggiani di Reggio Emilia

A cura di Valeria Cicala

Cari ascoltatori, oggi, vi suggeriamo una visita alla Galleria Anna e Luigi Parmeggiani di Reggio Emilia per godervi uno specifico segmento, appena riallestito, di questa bella istituzione. Si tratta della sala che accoglie una raccolta di abiti e corredi antichi, databili dal XIV al XIX secolo, esposti in vetrine originali, disegnate e realizzate tra il 1924 e il 1928 dallo stesso Parmeggiani.

I Musei Civici di Reggio Emilia con l’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC) sono recentemente intervenuti su questa sezione della Galleria con un progetto di recupero che riguarda i problemi conservativi relativamente alle pareti (infiltrazione d’acqua), ai contenitori d’epoca e ai materiali esposti (depositi di polvere e materiale organico).

Domenica 8 novembre, alle ore 16, sarà presentata la sala risanata nei contenitori, restaurata e riallestita nei materiali. Interverranno Elisabetta Farioli, direttrice dei Musei Civici di Reggio Emilia Iolanda Silvestri e Marta Cuoghi Costantini dell’IBC, Angela Lusvarghi, di Restauro Tessile Albinea (RE).

Dal 1988, quando l’intera raccolta d’arte fu oggetto di un riordino generale, non si era più verificata una azione di restyling. Ora questo progetto ripensa i criteri espositivi e valorizza i capi esposti oltre a garantire una più corretta conservazione di tutti i materiali.

Nelle vetrine sono ora riproposti una cinquantina di capi, in tutto sono 141 tra abiti e accessori. La tipologia dei contenitori storici è risultata nel tempo del tutto inadeguata perché i vetri non erano sigillati, c’erano coperture provvisorie nella parte alta (inesistenti all’origine); come pure le vetrine si presentavano addossate alle pareti della sala con spazi interni esigui che mortificavano l’esposizione di materiali tridimensionali, spesso ingombranti come sono gli abiti femminili, soprattutto quelli dei secoli scorsi.

L’operazione di recupero ha cercato di eliminare tutte le criticità: si è fermata l’infiltrazione d’acqua piovana alle pareti della sala, sono state progettate e inserite coperture in legno dipinto nella parte alta delle vetrine e lungo le pareti verticali a protezione del muro, ma soprattutto degli abiti, si è disinfestata dai tarli la parte lignea delle vetrine estendendola alle porte di accesso, agli infissi e alla boiserie della sala. Si é intervenuti poi sugli oggetti esposti con la disinfestazione dei manichini originali in legno e stoffa e con il restauro di due abiti femminili del Settecento.

Per rendere maggiormente esplicativo il percorso ai visitatori, sono state predisposte didascalie dei materiali esposti e una scheda di sala, la cui grafica è stata curata da Beatrice Orsini dell’IBC. Non si è intervenuti intenzionalmente sull’illuminazione interna delle vetrine, pensando di farlo in sintonia con un progetto esteso all’intera raccolta.

L’intervento è stato progettato e diretto da Elisabetta Farioli, Direttrice dei Musei Civici di Reggio Emilia e Iolanda Silvestri, funzionaria responsabile dell’IBC, con la collaborazione di Maria Montanari dei Musei Civici di Reggio Emilia e la supervisione della Soprintendenza per Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia.

Una campagna fotografica realizzata da Costantino Ferlauto e Francesco Angrisano dell’IBC e un video raccontano le differenti fasi del recupero e introducono nel vivo del lavoro, offrendo l’opportunità di conoscere il tipo di professionalità e di conoscenze che questi interventi richiedono. E certamente la bellezza di sete e broccati, il cromatismo di stoffe e accessori costituirà un modo assai piacevole di percorrere secoli storia e di meglio comprendere anche l’odierno successo degli stilisti italiani.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi