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28 Novembre 2009 | IBC news

Un archivio dell’arte

Cesare Zavattini e la pittura

A cura di Valeria Cicala (IBC)

28 dicembre 2009

A vent’anni dalla sua scomparsa la Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna, ricorda con un libro Cesare Zavattini, uno dei grandi figli di questa regione, personaggio poliedrico artista della parola e delle immagini, intriso di ironia e di passione per la sua terra.
Dotato di grande umanità e di una fantasia legata alla realtà, una capacità straordinaria di raccontare per immagini non solo attraverso la scrittura caratterizza Cesare Zavattini.

Il volume intitolato “Un archivio per l’arte. Cesare Zavattini e la pittura”, edito da Compositori, nella collana “Immagini e documenti”  è stato realizzato in collaborazione con l’Archivio “Cesare Zavattini” e la Biblioteca “Panizzi” di Reggio Emilia. Curato da Giorgio Boccolari e Orlando Piraccini, il libro contiene scritti, documenti e immagini tratti dall’archivio e dalla biblioteca zavattiniana, ed è incentrato sullo stretto rapporto del maestro con le arti figurative, non solamente come scrittore, collezionista e promotore di eventi culturali, ma anche come pittore particolarmente attivo e presente sulla scena artistica italiana del suo tempo.

Articolato in quattro sezioni il libro si conclude con un testo di Zavattini scritto nel 1979 per la rivista “BolaffiArte”. Ancora una volta autopresentandosi, il maestro torna alle origini della sua pittura, narra le proprie esperienze di pittore; ma quello di Zavattini è piuttosto un dialogo con il lettore sul filo dell’ironia e del sarcasmo, attorno alle umane facoltà emozionali e capacità inventive, alla “sublime e inutile attività” che si chiama pittura, sentendo profondamente che “l’obbligo consiste nell’esprimersi” ma che, comunque, “le vie dell’espressione vanno al di là di quelle della pittura”.

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