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26 Febbraio 2011 | IBC news

Vestire il sacro

Un libro sugli aspetti antropologici, storici, artistici e conservativi della statuaria devozionale abbigliata

A cura di Valeria Cicala

26 febbraio 2011

Siamo in clima di maschere e di abiti da carnevale e allora, per non essere ovvi, vi proponiamo in bel libro appena editato: Vestire il sacro. Percorsi di conoscenza, restauro e tutela di Madonne, Bambini e Santi abbigliati, a cura di Lidia Bortolotti, Collana ER Musei e Territorio – Dossier n.10, Editrice Compositori, che parla di abiti, di tessuti e accessori preziosi, di feste e di immagini, ma in contesti differenti da quelli che evoca il carnevale, seppure fortemente legati a matrici arcaiche che riguardano comportamenti umani e questi spesso muovono da riti,  consuetudini e culti del mondo pagano.

Le figure devozionali vestite – rappresentazioni della Madonna, del Bambino Gesù e di alcuni Santi – sono l’esito di una stratificata e complessa tradizione devozionale e culturale, che ha raggiunto soprattutto nell’Europa cattolica e in America Latina esiti di estremo interesse, anche sul piano del gusto e dell’intreccio tra le esigenze del sentimento religioso cristiano e le pratiche dei fedeli nei quali si compenetrano tradizioni locali, il modo diverso di recepire, ad esempio, tutta una tradizione sulla Grande Madre che dal neolitico in poi ha interessato la cultualità legata alla fertilità e al ruolo femminile.

Il libro affronta aspetti antropologici, storici, artistici e conservativi che caratterizzano questa statuaria e propone un’accurata rassegna di tali tipologie di statue attraverso diverse regioni d’Italia, non soffermandosi solo sull’Emilia-Romagna, bensì creando interessanti raffronti tra diverse tradizioni.                 

Le figure sono modellate con cura nelle sole parti visibili: il volto, le mani e i piedi, e costituite, per il resto, da un’armatura destinata a essere totalmente abbigliata. Le vesti preziose, le finiture e i monili che guarniscono queste statue sono il segno del rapporto che i fedeli hanno con esse; si coglie il valore che a loro attribuiscono che può giungere persino ad una capacità taumaturgica.

Oggi i simulacri vestiti rappresentano a tutti gli effetti un patrimonio culturale che è necessario conoscere e tutelare. Si tratta infatti di opere caratterizzate da una grande complessità tecnica e costruttiva, che richiede interventi di restauro differenziati.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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