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26 Marzo 2014 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

La bomba di Canossa

Un dolce della tradizione reggiana, ricco e gustoso

A cura di Marina Leonardi

Cari ascoltatori, eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova puntata dedicata ai prodotti tipici della nostra regione. Oggi andiamo insieme nella provincia di Reggio Emilia, per incontrare da vicino una vera specialità della pasticceria locale, la Bomba di Canossa. Si tratta di un dolce molto buono a base di zabaione, cacao e savoiardi che ha una tradizione antica. L’abbiamo trovato tra le portate di un bellissimo menù decorato in stile Liberty, un menu pubblicitario dell’Acqua Sangemini personalizzato dall’Hotel Posta di Reggio Emilia per un banchetto tenutosi il 1 febbraio del 1908. Un banchetto davvero sontuoso, almeno a giudicare dalla quantità e qualità delle portate di cui la nostra bomba “calorica” chiudeva la lista. Giusto per curiosità questi piatti erano: zuppa reale, dentice con maionese, filetto di bue al Madera, pasticcio di fegato grasso in gelatina, dindo arrosto, insalata russa e infine la nostra bomba di Canossa seguita da formaggio, frutta, caffè e cognac!

La bomba di Canossa è inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Emilia Romagna. Questo elenco, a livello nazionale vede ben 4.698 preparazioni si tratta, come vi abbiamo spiegato più volte di specialità enogastronomiche regionali “ufficiali”, ovvero quelle ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni. La Bomba di Canossa è una delle 307 specialità della nostra regione.

Ma vediamone la ricetta:
8 tuorli d’uovo
biscotti savoiardi q.b
100gr di cacao amaro
150 gr di zucchero
300 gr di panna da montare
50 gr di mandorle pelate tostate e tritate
30 gr di scorzette di arancia candite
un bicchiere di Sassolino o Marsala
una tazza da tè di liquore all’uovo
granella di zucchero
zucchero a velo

Montare i tuorli con lo zucchero, nel frattempo scaldare il liquore e aggiungerlo ai tuorli sempre mescolando con la frusta, mettete sul fuoco e portare a bollore.
Quando lo zabaione sarà cotto, lasciate raffreddare. Montate  la panna, aggiungetevi il cacao, lo zucchero a velo, le scorzette candite e le mandorle pelate tostate e tritate e amalgamate il tutto con lo zabaione. Ora inzuppate i savoiardi nel liquore all’uovo e con quelli foderare uno stampo rotondo, che riempirete con l’impasto. Mettete in frigo, diverse ore. Al momento di portare in tavola, tolto il dolce dallo stampo, decorate la superficie con granella di zucchero e volendo panna montata.

Abbiamo visto che il ripieno di questa Bomba di Canossa, conosciuta anche come Bomba allo zabaione è composta per la maggior parte appunto di zabaione. E a questo proposito, visto che siamo proprio in provincia di Reggio Emilia vogliamo raccontarvi una curiosità Dovete sapere che lo Zabaione è una preparazione che vanta parecchi secoli di storia. Ovviamente vi sono fonti discordanti riguardo le sue origini. Una di queste  racconta che sia stato “inventato” nel 1500 proprio vicino a Reggio Emilia e per una casualità. Si narra che il capitano di ventura Emiliano Giovanni Baglioni arrivò alle porte della città e si accampò. A corto di viveri mandò, com’era uso a quel tempo, alcuni soldati a razziare i campi dei contadini della zona. Il raccolto, però, fruttò ben poco e il Capitano Baglioni si ritrovò con uova, zucchero, qualche fiasca di vino e delle erbe aromatiche. In mancanza d’altro fece mescolare il tutto e lo diede ai soldati al posto della solita zuppa e questi ne furono entusiasti. L’uso popolare chiamava Giovanni Baglione ‘Zvàn Bajòun’ e la crema ne prese il nome diventando prima ‘zambajoun’, poi Zabajone e infine Zabaglione.

E con la Bomba allo zabaglione o Bomba di Canossa vi lasciamo su Bomba o non bomba di Antonello Venditti, un saluto da Marina Leonardi.

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