25 giugno 2008
Cari ascoltatori, vogliamo celebrare insieme qui il nostro grande corregionale e gastronomo Pellegrino Artusi, lo facciamo assieme alla sua Forlimpopoli e alla bella Festa Artusiana che lì si tiene fino al 28 giugno.
E alle parole di Mauro Gandini, assessore alla Cultura del Comune di Forlimpopoli:“Abbiamo sperimentato il viaggio attraverso il mondo al seguito de “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” dentro valige di emigranti per essere ricordo di una terra, fra le pieghe di giornali per rivivere in altra lingua e far ritrovare le radici dell’Italia dei padri e delle madri, fra i doni graditi di una letteratura ambasciatrice di sapori e di storie autentiche. Abbiamo, con un pizzico di fortuna e con la sofferenza degli esodi, globalizzato il nostro Pellegrino Artusi. Oggi, consci della responsabilità sociale del cibo e del suo utilizzo, vogliamo tentare di globalizzare uno stile; far divenire etico il consumo, attraverso la scelta consapevole, la riscoperta della sapienza che vive in esso, la necessità di renderlo fruibile per tutti, di non sprecare le risorse. Vogliamo recuperare la relazione col cibo, misurata e centellinata, raccolta nei ricettari delle case, spesso scritta con calligrafia incerta da chi voleva fermare una cosa buona, un evento, per utilizzarlo ancora, per lasciarlo ai figli, come dote di sapere, come segno di un voler essere onesti protagonisti di ricordi e prolungare la propria vita in pagine unte e infarinate”.
Un grande evento ricco di tantissime iniziative. In questi giorni di celebrazione le strade, i vicoli e le piazze di Forlimpopoli si trasformano in un vero e proprio percorso gastronomico, con decine di luoghi di ristorazione allestiti in occasione della Festa.
I ristoratori di Forlimpopoli, che da sempre eseguono ricette artusiane in omaggio all’illustre concittadino, presentano in occasione della Festa, oltre al menù alla carta, proposte particolarmente gustose. Si terranno sfide di cucina, verranno assegnati gli ambiti premi Marietta e si andrà alla scoperta delle città dei sapori: in Piazza Pellegrino Artusi si raccontano i profumi, gli aromi, i prodotti che appartengono a tradizioni lontane, ottenuti nel tempo dal lavoro quotidiano di uomini e donne. La saggezza della cultura materiale ha costruito sapori importanti, taluni semplici e raffinati, altri forti e pungenti, comunque autentici perché disegnano l’arte e l’architettura della cultura gastronomica.
E tra gli scambi gastronomici, quest’anno, oltre a Firenze e a Cervia, amiche di Forlimpopoli e dell’Artusi, è presente la città di Cesenatico con la degustazione di piatti tipici della tradizione marinara.Il Cenacolo degli Sparecchiatori di Firenze, propone specialità enogastronomiche fiorentine: affettati, sbriciolona, finocchiona, salame toscano, pecorino stagionato di fossa, carni della tradizione, porchetta, legumi, fagioli, crostini di fegatelli e tante altre specialità.
Il Gruppo Culturale “Civiltà Salinara” di Cervia propone le tradizioni legate al mondo salinaro e l’oro bianco: il sale integrale e dolce della salina Camillone, un museo storico all’aperto.
Il Circolo Pescatori “La Pantofla” presenta la storia della pesca, dei pescatori e di Borgo Marina con degustazione della cucina tipica dei pescatori cervesi.
L’Associazione Cuochi “Pellegrino Artusi” di Cervia propone dei piatti della tradizione della riviera romagnola come un risotto frutti di mare e uno sgombro dell’adriatico con cipolla di Tropea.
Cesenatico in collaborazione con il Gruppo Sangrilà / Ponente – propone piatti a base di pesce dell’Adriatico realizzati secondo le migliori ricette tradizionali, senza però rinunciare a qualche tocco di innovazione, quali monfettini in brodo di seppia, risotto ai frutti di mare, fritto misto dell’Adriatico.
E infine la città francese di Villeneuve-Loubet – gemellata con Forlimpopoli – con il gruppo di signore del Comitato Feste Golose propone la Pesca Melba secondo la ricetta originale di Auguste Escoffier.
http://www.festartusiana.it/ ,
