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11 Febbraio 2008 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Erbe da sogno per un concorso

Cari ascoltatori in questa puntata vogliamo invitarvi a partecipare a un interessante concorso enogastronomico che  si tiene a Riolo Terme in provincia di Ravenna in concomitanza con la rassegna gastronomica “Il Piatto Verde” in programma da aprile a giugno. La rassegna quest’anno sarà dedicata a “Le erbe del sogno” e prevede molte gustose iniziative, tra cui il concorso, aperto a tutti, per la migliore ricetta realizzata con erbe aromatiche a cui per scienza, tradizione o credenza popolare si attribuiscono la proprietà di favorire i sogni. Sono state selezionate una quindicina di piante da utilizzare: luppolo, tiglio, primula, lavanda, menta, camomilla, passiflora edule, maggiorana, melissa, papavero, levistico, valeriana rossa, vitalba, assenzio, noce moscata.          

Per partecipare occorre inviare la ricetta di un piatto a scelta fra antipasto, primo, secondo o dessert, che utilizzi tra i suoi ingredienti una o più delle piante sopraccitate, nelle parti indicate (foglie, fiori, semi, radici). C’è tempo fino al 26 marzo

La città di Riolo Terme, sulle colline del comprensorio turistico delle Terre di Faenza, è sede dell’IPSSAR “Pellegrino Artusi”, Istituto Alberghiero particolarmente attento alle tradizioni e ai prodotti del territorio, ed è al centro di un’area dove la coltura e la cultura delle erbe officinali ed aromatiche sono molto radicate, grazie anche al Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” della vicina Casòla Valsenio.

Facciamo tanti auguri a chi si vuol cimentare con queste ricette, visto che gli ingredienti non sono facili da utilizzare a parte menta, maggiorana e noce moscata. E a proposito di noce moscata dobbiamo dire che il nostro Pellegrino Artusi ne faceva un grande uso. E’ un ingrediente presente in quasi tutte le sue ricette di  minestre, dai Cappelletti romagnoli ai Tortellini, dalla Panata agli Gnocchi, dagli Strichetti alla bolognese ai ravioli, ai passatelli. La noce moscata Artusi la mette in molti secondi dal pollo alle costolette d’agnello e anche col pesce.

Nel suo libro riserva un titolo a parte alle Spezie Fini, dove dice:
Se volete usare nella vostra cucina delle spezie buone, eccovene la rìcetta:
Noci moscate, n. 2.
Cannella di Ceylan ossia della regina, grammi 50.
Pepe garofanato, grammi 30.
Chiodi di garofano, grammi 20.
Mandorle dolci, grammi 20.

Se vi aggiungete altre specie di droghe all’infuori del macis, cioè l’arillo della noce moscata, che è ottimo, non farete nulla di veramente buono; vi consiglio anche di non imitare i droghieri, i quali, invece della cannella di Ceylan, adoperano la cassialinea ossia cannella di Goa e vi buttano coriandoli a piene mani perché questi fanno volume e costano poco.

Pestate ogni cosa insieme in un mortaio di bronzo, passate le spezie da uno staccino a velo di seta e conservatele in un vaso di vetro a tappo smerigliato, oppure in una boccetta col turo di sughero, e vi si conserveranno anche per anni colla stessa fragranza del primo giorno. Le spezie sono eccitanti, ma usate parcamente aiutano lo stomaco a digerire.

Per informazioni e per richiedere il bando integrale del concorso: tel. 0546 71044, progetti.sda@racine.ra.it.

A cura di Marina Leonardi.

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