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10 Giugno 2009 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Sua vivacità… il Lambrusco

Al buon vino rosso e frizzante Carpi dedica una due giorni di degustazioni

A cura di Marina Leonardi

10 giugno 2009

« Non sa Ella, signora Contessa, che Domineddio fece apposta il Lambrusco per inaffiare dell’animale caro ad Antonio abate? E io, per glorificare Dio e benedire la sua provvidenza, mi fermai a Modena a lungo a meditare la sapienza… »

Cari ascoltatori, queste parole non sono di un gastronomo ottocentesco ma di Giosuè Carducci , il poeta toscano ma bolognese d’adozione che a quanto pare amava accompagnare le carni di maiali con un vino leggero e frizzante, sua vivacità il Lambrusco.

Vi parliamo di questo prodotto tipico di modenese e reggiano prendendo spunto da una bella iniziativa che si tiene il 13 e il 14 giugno a Carpi, si intitola, senza troppa fantasia, Il Lambrusco a Palazzo dei Pio, una due giorni in cui esperti enologi nella prestigiosa cornice della Loggia di Palazzo dei Pio presenteranno e faranno degustare diverse tipologie di vino Lambrusco doc, sia modenese che reggiano che mantovano, oltre che vini dei colli parmensi.

 Di “Vitis labrusca” (un vitigno selvatico) si parla fin dall’epoca romana, ma solo nel XIX secolo alcune linee genetiche prevalgono e assumono, grazie alle caratteristiche naturali e all’evolversi del lavoro dell’uomo, una fisionomia specifica. Si arriva così a codificare tre tipi di vino simili, ma distinti.
In provincia di Modena questi sono il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e il Lambrusco Salamino di Santa Croce. Come ci spiegano gli esperti del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi si tratta di “vini moderni con spiccate caratteristiche organolettiche: una spuma vivace ed evanescente, un profumo intenso e persistente e un gusto ricco esaltato da una buona acidità compensata nelle versioni semisecche e amabili da un più o meno accentuato quantitativo di zuccheri, facili da bere, generosi negli abbinamenti a cibi non solo tradizionali, adatti quindi alle diverse cucine internazionali. Vini completi, che, serviti freschi, sono adatti per molte occasioni di consumo come testimoniano i successi ottenuti in Italia e nel mondo.
Dal 1970, il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e il Lambrusco Salamino di Santa Croce hanno ottenuto la Denominazione di Origine Controllata.

Sul sito del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi http://www.lambrusco.net/index.htm abbiamo trovato interessanti abbinamenti tra piatti locali e i tre Lambruschi Doc:

Il Lambrusco di Sorbara ben si sposa con:
Braciole di maiale alla contadina
Tagliatelle al prosciutto
Zampone
Zucchine ripiene di carne
Maccheroni al pettine

Il Lambrusco Salamino di S. Croce cade a pennello con i
Piccioni arrosto
Stracotto di manzo
Costine di maiale in umido
Tacchino arrosto
Involtini di verza

mentre il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro è perfetto con
Tortelli di ricotta
Crostoni gratinati
Fritto di melanzane all’aceto balsamico

Lombate di maiale ai porri
Brasato di manzo con uvetta e mele glassate

Sul ricettario che troverete sul sito del Consorzio
www.lambrusco.net/italiano/ricettario.htm potrete trovare anche le ricette per preparare queste squisite pietanze.

Nella versione stampabile di questa trasmissione troverete inoltre il programma completo della manifestazione:

Il Lambrusco a Palazzo dei Pio

Programma:

Sabato 13 giugno, ore 16.00
Auditorium Biblioteca Loria, Via R. Pio 1
“Lambrusco: vitigno antico, passione moderna” – Convegno
Interventi:
“Storia del vitigno Lambrusco” di Giovanni Marzi, Storico
“Come promuovere il Lambrusco” di Pierluigi Sciolette, Presidente Consorzio Marchio Storico lambruschi Modenesi
“Sommeliers e vino” di Terenzio Medri, Presidente Nazionale Associazione Italiana Sommeliers
“Lambrusco: identità frizzante dell’Emilia” di Giuseppe Benelli, Ordinario di Filosofia del Linguaggio Università di Genova
“Tecniche di produzione del Lambrusco” di Sandro Cavicchioli, Presidente Regionale Assoenologi
“Utilizzo e abbinamento in cucina” di Giovanna Guidetti, Chef de “Osteria La Fefa”

Conclusioni:
Giovanni Ballarini, Presidente Nazionale Accademia Italiana della Cucina

Sabato 13 e domenica 14 giugno, ore 18.00-20.00
Loggia del Cortile d’Onore di Palazzo dei Pio, Piazza Martiri
“Degustazione di Lambrusco D.O.C.”
Contribuiscono all’iniziativa:
Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi
Consorzio per la Promozione del Marchio Storico dei Vini Reggiani
Consorzio volontario Lambrusco Mantovano D.O.C.
Consorzio volontario per la tutela dei vini D.O.C. dei Colli di Parma
La degustazione gratuita è curata dall’Associazione Italiana Sommeliers delegazione di Modena

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