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25 Marzo 2009 | La ricetta

Le ricette della nonna

Tramandate di madre in figlia sono il più forte legame con la tradizione del nostro territorio

A cura di Marina Leonardi

25 marzo 2009

Cari ascoltatori, vogliamo parlare oggi delle ricette della nonna, quelle preparazioni che sono state tramandate da madre in figlia, su vecchi fogli di carta a righe o quadernetti ingialliti. Sono ricette che hanno il sapore della tradizione e che rinnovano quel senso di legame familiare, tipico della nostra regione, che purtroppo stiamo perdendo.

Le ricette della nonna che vi proponiamo sono state scelte tra le tante di Emilia Romagna terra da gustare la bellissima iniziativa dell’Assessorato al Turismo della Regione Emilia Romagna,  un percorso della memoria alla ricerca dei “sapori perduti” della nostra regione, un percorso realizzato da tante e tanti nostri corregionali che hanno inviato le loro ricette che sono state poi raccolte in due bei volumi che potete richiedere gratuitamente attraverso il sito

www.emiliaromagnaturismo.it/pubblicazioni/ModuloRichiesta.asp#E

 

Partiamo dallo:

 

Sformato di spinaci della nonna Pia Genasi

segnalato da: Anna Pia Bertocchi – Bologna

La ricetta è originaria di Forcelli, un fondo agricolo nella campagna della bassa valle del torrente Samoggia, in territorio del comune di San Giovanni in Persiceto provincia di Bologna.

 

Dosi per 6 persone

 

Ingredienti: per la besciamella: 50 g di burro, 500 g di latte fresco intero, 100 g di farina bianca di grano tenero. Per il composto: 1 kg di spinaci freschi, ben lavati e scottati, possibilmente a vapore, 6 uova fresche, 100 g di burro, 200 g di parmigiano grattugiato, 1 pizzico di sale, 1 pizzico di noce moscata.

 

Preparazione: scottate gli spinaci, appena tiepidi, strizzateli con le mani, quindi tagliateli in orizzontale ed in verticale, per evitare che i gambi restino interi e sfilaccino. In un tegame d’alluminio setacciare la farina per evitare grumi, aggiungete il latte freddo ed il burro sciolto in poco latte. Cuocete a fuoco tenue e a bagnomaria, mescolando costantemente il composto. Togliete dal fuoco quando il composto è sufficientemente cremoso. Attenzione che non bolla. Sciogliete nello stampo di cottura il burro e ungete le pareti abbondantemente, finchè forma come un velo, che serve affinchè lo sformato non si attacchi alle pareti durante la cottura. In una terrina mescolate e amalgamate bene gli spinaci con la besciamella poi unite, le uova e il formaggio. Infine, disponete il tutto nello stesso stampo, scaldate il forno a 180°, coprite con un foglio di alluminio o carta da forno e cuocete per circa tre quarti d’ora a bagnomaria. È superbo se mangiato caldo, appena sfornato. Si accompagna bene al lesso o agli arrosti.

 

Note: lo sformato può essere servito anche contornato da polpettine di ricotta o di ripieno per tortellini, costituendo in tal caso un secondo piatto completo.

 

E veniamo a un’altra ricetta tipicissima, quella della

Salsina per lesso della nonna

segnalata da: Isabella Illari – Pistoia

 

La ricetta è originaria di Parma, era utilizzata per insaporire il bollito, che veniva cucinato soprattutto nei giorni di festa.

Ingredienti: 1 kg di pomodori verdi, 1 kg di peperoni gialli e rossi, 1 kg di cipolle, 100 g di sale (ogni chilo e mezzo), capperi, aceto q.b..

Preparazione: sul tagliere, con la mezzaluna, tritate finemente gli ingredienti e metteteli in un contenitore capiente con il sale. Lasciate riposare per 24 ore e dopo trasferite il composto in un canovaccio appeso e lasciate per altre 24 ore. Mettete la salsa nei vasi insieme all’aceto (che scolerete prima di consumarla) e ai capperi tritati. Prima di servire scaldatela con un pochino di olio.

 

 

E veniamo a una ricetta che un sapore molto antico, si tratta de

Il Sapore di Nonna Ines

segnalato da: Giovanna Pinca – Camposanto (MO)

Si tratta di una ricetta tipica della tradizione contadina di Rivara nel modenese, a base di barbabietola da zucchero. Si preparava nel periodo di intervallo tra la raccolta della canapa e la preparazione del terreno per la semina del grano. Era la tradizionale merenda dei bambini di tanti anni fa.

 

Ingredienti: 10 litri di melassa di barbabietola, 4 kg di mele, 2 kg di zucca.

Preparazione: il 1° giorno preparate la melassa, lavando le barbabietole, grattugiandole e passandole al torchio da uva. Il 2° giorno, al sorgere del sole, versate la melassa in un paiolo di rame, lasciatele bollire fino a metà evaporazione e quindi aggiungete le mele e la zucca, sbucciate e tagliate a tocchetti. Fate cuocere lentamente fino a quando sarà ben addensata. La sera, verso le 23.00, potrete invasarla.

 

 

E chiudiamo con il

Liquore ricostituente di Nonna Pierina

segnalato da: Damiana Silva – Fiorenzuola d’Arda (PC

 

E’ una ricetta del piacentino. Quando il medico consigliava una cura ricostituente, al posto del consueto olio di fegato di merluzzo, si usava far bere questo liquore, che aveva lo stesso effetto ma era ben più apprezzato! Ancora oggi se ne consiglia un bicchierino prima dei pasti per sfruttare la sua capacità ricostituente, ma può essere bevuto in qualunque momento della giornata, in quanto ottimo cordiale.

 

Ingredienti: 6 uova intere, 10-12 limoni, 1/2 litro di vin santo o di marsala, 500 g di zucchero.

Preparazione: lavate, asciugate bene le uova intere (con il guscio) e riponetele in un recipiente di vetro ben chiuso; aggiungete il succo dei limoni fino a che le uova non siano completamente immerse e ricoperte. Chiudete il recipiente e lasciate riposare in un luogo fresco. Dopo 5 giorni aprite e togliete la leggera muffa che si sarà formata sulla superficie e versate tutto il rimanente (uova con relativo guscio, succo di limone e il calcio che si sarà depositato sul fondo) in un altro recipiente dove andrà ben sbattuto. Passate il tutto con un colino, facendo attenzione che dei gusci rimanga da gettare il meno possibile (si consiglia di passare il liquido prima attraverso un colino dai buchi larghi e poi attraverso uno dalla trama più stretta). Quando il liquido sarà ben filtrato, unite il vin santo (o il marsala) e lo zucchero; mescolate ancora e imbottigliate.

 

Vi lasciamo quindi con queste ricette della nonna e con l’invito a segnalarci in redazione le vostre ricette, quelle che preparavano le vostre nonne e che vogliamo non vengano dimenticate. Scriveteci!

 

Brano corrente

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