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15 Ottobre 2018 | Archivio / La cultura del gusto

Enologica 2018, il Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia-Romagna

La via Emilia che si racconta, la via Emilia che si degusta

A cura di Laura Di Salvo

Ben ritrovati, amici di RadioEmiliaRomagna!
Prontissima a riprendere il viaggio, ad attraversare terreni e vigneti di questa regione per gustarla, per berla e per prenderla a morsi, perché di Emilia-Romagna non si è mai sazi.
Un’unica via, una via unica la via Emilia, 260 km che dalle colline piacentine, punteggiate da castelli e borghi, passando per la pianura emiliana, ti porta ad accogliere in unico abbraccio la generosità della riviera romagnola.

Cercavo un’occasione speciale per riprendere le trame di un racconto che mi delizia e mi appassiona e mi è stata offerta dalla città che abito, Bologna un concentrato di cultura e buon vivere.
Dal 6 all’8 ottobre, le eccellenze dell’Emilia-Romagna si sono ritrovate nel cuore di Bologna a Palazzo Re Enzo in occasione della quinta edizione di Enologica, l’appuntamento autunnale con il Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia-Romagna.

Tutti presenti gli autoctoni di questa regione nelle loro diverse espressioni: frizzanti, spumanti, fermi; bianchi, rosé, rossi; freschi, aromatici, corposi, dolci e passiti.
Più di 100 produttori chiamati a raccolta, all’interno di uno dei palazzi storici più affascinanti della regione, per raccontarsi a cittadini, turisti, operatori, giornalisti, appassionati e curiosi.
A parlarvi di Enologica, c’è il direttore di Enoteca Regionale Ambrogio Manzi.

Intervista a Ambrogio Manzi

l vini dell’Emilia-Romagna ha cantato a Palazzo Re Enzo con l’accompagnamento di un’orchestra di sapori, perché in questa regione il gusto è rotondo, appaga tutti i sensi, solletica tutti i gusti.
La cultura del buon vivere è servita a tavola, una tavola dove il Pignoletto cerca Crescentine e Mortadella, dove il Lambrusc o è a caccia di Prosciutto di Parma e Salame felino, dove il Fortana massaggia il Culatello, dove non c’è Sangiovese di Romagna senza Castrato o Albana senza Passatelli, dove il Gutturnio si sente solo senza Coppa, Pancetta e Salame.

Ed ecco perché Enologica quest’anno, più che nelle precedenti edizioni, ha fatto suo l’obiettivo di portare all’attenzione di tutti non solo le singole eccellenze, ma le ottime prestazioni di un sistema produttivo unico in Italia.
E per farlo si è avvalsa della collaborazione di noti professionisti del mondo della comunicazione enogastronomica, a partire da Luca Gardini, un concentrato di genio e sregolatezza, che ha curato le master class sui vini regionali, appassionando e coinvolgendo con la sua dialettica unica, con la sua profonda conoscenza e con la sua irresistibile e autentica passione romagnola i numerosi presenti.
Enologica ha poi messo in campo un ricco programma di eventi food con la coppia Adua Villa e Marco Colognese che ha curato gli incontri con gli chef; ha messo al centro del salone principale del Palazzo Daniele Reponi e i suoi “Panini d’Autore” realizzati utilizzando esclusivamente prodotti Dop e Igp o comunque made in Emilia-Romagna.

Tre giorni di jam session dove protagonisti sono stati i vini emiliano-romagnoli che, per la gioia dei presenti, hanno arricchito le loro performance improvvisando con la solida tradizione gastronomica e la creatività degli chef del territorio.
Ma adesso la parola ai protagonisti di Enologica, per lasciare un ricordo a chi c’è stato e per dare appuntamento all’anno prossimo a chi si è perso questa ghiotta occasione.
La parola quindi ad Adua Villa, sommelier e scrittrice, Marco Colognese, author e report gourmet, e Andrea Grignaffini, ambasciatore del gusto, tra i critici e gastronomi più preparati del nostro tempo.

Intervista a Adua Villa, Marco Colognese, Andrea Grignaffini

C’è chi firma articoli e c’è chi firma piatti, quindi, adesso, la parola agli chef.
Ad aprire il programma dei seminari, Dario Picchiotti dell’Antica Osteria di Sacerno al servizio del Pignoletto

Intervista a Dario Picchiotti

Da Podere San Giuliano di San Lazzaro di Savena, due donne di cuore e di sostanza: Federica Frattini e Ery Hodaj per sostenere i Sangiovese di Romagna

Intervista a Federica Frattini e Ery Hodaj

Gusto e divertimento nelle proposte di Max Poggi dell’omonimo ristorante a Trebbo di Reno, concentrato di effervescenza a sostegno delle mille bolle di questa regione

Intervista a Max Poggi

Un taco di culture e gli spaghetti “non” di Pietro Montanari ad accompagnare le diverse espressioni di Albana

Intervista a Pietro Montanari

La chiusura la lascio a Daniele Reponi, il suo entusiasmo è contagioso e i suoi panini strepitosi

Intervista a Daniele Reponi

Chiudo così questo assaggio di Enologica dandovi appuntamento all’edizione 2019.
Nelle prossime puntate di La Cultura del gusto andremo alla scoperta delle acetaie dell’Emilia: a deliziarci sarà il profumo fruttato del mosto d’uva cotto. Un percorso in tre tappe per conoscere storia, tradizione, produzione e uso in cucina di Aceto balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP.
Tutti a tavola con i prodotti DOP e IGP dell’Emilia-Romagna e buon appetito da Laura!

Brano corrente

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