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20 Maggio 2014 | Archivio / Lo sguardo altrove, storie di emigrazione

I modenesi di Spring Valley

Giliola Burgoni si è messa sulle tracce degli emigrati che partirono dal Frignano con destinazione le miniere dell’Illinois. Negli Usa ha ritrovato i suoi cugini, che a settembre saranno a Montecreto per il “Burgoni Day”

A cura di Claudio Bacilieri e Linda Vukaj

Cos’hanno in comune il Frignano e l’Illinois Valley? La risposta si trova nei  libri di emigrazione “Dagli Appennini allo Spoon River” di Pier Giorgio Ardeni  e “La valigia di cartone” di Walter Bellisi, ai quali si aggiunge ora la ricerca di Giliola Burgoni che ha portato al gemellaggio tra il Comune di Montecreto e quello di Spring Valley. La ricerca della Burgoni prende le mosse dai due precedenti volumi, che avevano messo in luce la consistenza del flusso migratorio dall’Appennino modenese verso l’area mineraria dell’Illinois. Nel 1888 Modena era la ventesima provincia italiana con il più alto tasso di emigrazione, e la prima in Emilia-Romagna. In quello stesso anno partirono 4673 persone, di cui solo 344 con destinazione Europa. Molti emigranti sbarcati a New York prendevano poi la strada dell’Illinois, per lavorare nelle miniere di carbone di questo Stato. Le coal mines della contea di Putnam, come Toluca, Mark, La Salle, Cherry, Ladd, Standard, videro la fatica e il sudore dei nostri montanari; e quando furono chiuse, lasciarono il posto alle miniere delle cittadine di Highwood e di Highland Park, a nord di Chicago.

A Giliola Burgoni chiediamo di raccontarci la sua ricerca, l’emozione di aver ritrovato i suoi cugini a Spring Valley e se è vero che in quell’angolo d’America si mangiano ancora i tortellini, ricetta tramandata per quattro generazioni dai tempi della miniera. E le chiediamo anche cosa accadrà in settembre con il “Burgoni Day”.

Intervista a Giliola Burgoni 

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