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28 Ottobre 2008 | Archivio / Emilia-Romagna per il mondo

Il presidente Errani inaugura il Centro di formazione professionale di Rabouni in Saharawi

A cura di Cinzia Leoni

28 ottobre 2008

Cari ascoltatori con questo servizio inauguriamo oggi la rubrica l’Emilia-Romagna nel mondo. Sono molte infatti le iniziative di cooperazione internazionale che la Regione sostiene sia nei paesi africani che  in America latina, assieme ad ong, associazioni locali e sindacati regionali, iniziative che vale la pena di conoscere e che parlano della nostra regione nel mondo con un linguaggio a noi molto familiare, quello della solidarietà e dell’amicizia verso i più deboli. Oggi vi parliamo di un’iniziativa che riguarda il Saharawi: un luogo costituito da un mare di sabbia e roccia, dove d’estate la temperatura raggiunge i 60° e d’inverno va sotto zero, e dove l’acqua dei pozzi è salata e le condizioni di vita estremamente precarie, un territorio desertico  vicino a Tindouf nel deserto algerino, dove vivono in campi profughi circa 200.000 persone dal 1975.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani,  si è recato la settimana scorsa in Algeria e nei campi profughi Saharawi e ha colto l’occasione per inaugurare il Centro di Rabouni che comprende due laboratori completi di macchine e attrezzature, un magazzino, le aule per le lezioni, il dormitorio, la cucina, i servizi igienici. Il Centro – intitolato al sindacalista della Cgil di Ravenna Sauro Mantellini, recentemente scomparso fungerà da ”incubatore” per favorire la nascita di imprese e attività gestite direttamente da giovani, donne in particolare. L’obiettivo è preparare, con personale italiano specializzato, nuovi formatori tra i giovani Saharawi, attraverso due progetti cofinanziati dalla Regione. Il primo prevede l’allestimento di un laboratorio per il cucito e la confezione di abiti, il secondo la creazione di una microimpresa per lo sviluppo del turismo responsabile nei campi Saharawi. Numerosi i partner dei progetti, tra cui Auser volontariato Emilia-Romagna (capofila), Cgil (nazionale, Emilia-Romagna e Ravenna), Fillea e Nexus Emilia-Romagna. Ma sentiamo il Presidente della regione.

Intervista al Presidente della Regione Vasco Errani

Chiediamo ora a Luigi Folegatti,  della segreteria provinciale della CGIL di Ravenna, presente assieme ad Errani di raccontarci le sue impressioni sul centro.

Dr Folegatti ci racconta com’è nata questa idea del centro a Rabouni?

Com’è questo centro, qual è stata la sua impressione?

Il centro è stato intitolato a  Sauro Mantellini, che ricordo ha di questa persona?

Com’è stato accolto dalla comunità locale questo progetto?

Quali saranno le conseguenze nel tempo? Sono previsti altri interventi?

Ogni anno la Regione Emilia-Romagna cofinanzia nell’ambito della cooperazion e internazionale progetti destinati ai Saharawi per circa 125.000 euro, ai quali si aggiungono altri 100.000 euro dalla Protezione civile regionale. A questi stanziamenti si sommano gli interventi fatti dall’assessorato alle Politiche per la salute per la cura dei piccoli Saharawi. Recentemente è stato siglato un accordo tra Regione e il ministro della Cooperazione  di quel paese per consolidare gli interventi nella provincia di Smara in campo socio-sanitario, per attività generatrici di reddito e per le donne.

Nel corso della missione il presidente Errani ha incontrato l’ambasciatore italiano in Algeria Giampaolo Cantini per alcuni approfondimenti sulle tematiche politiche e umanitarie che riguardano il popolo Saharawi. Seconda tappa sono stati i campi profughi di Tindouf, con il Congresso nazionale dei sindacati Saharawi; dopo la visita ai progetti realizzati in questi anni dai componenti del Tavolo Paese regionale. Errani  ha anche incontrato ministri del governo Saharawi e il presidente Mohamed Abdelaziz. La missione è stata un’occasione per consolidare ulteriormente l’amicizia e gli ambiti di collaborazione tra la comunità emiliano-romagnola e il popolo Saharawi. 

 

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