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5 Giugno 2006 | Archivio / Una città una storia

N°15-UNA CITTA’ UNA STORIA

Ferrara in bicicletta. Parte I: le mura di Sud-Est e la parte più antica della città.

Lo dicono già i cartelloni stradali all’ingresso del centro abitato: “Ferrara – Città delle biciclette”. Negli ultimi anni, Ferrara sta cercando di diventare anche “città PER le biciclette”, favorendo la realizzazione di percorsi ciclabili articolati e sicuri.
Perché non provare una visita “virtuale” in bicicletta?

 

Ogni ferrarese che si rispetti ne possiede almeno una. Ce ne sono di tanti tipi: quelle più vecchie, che fanno rumore ad ogni pedalata; quelle con enormi cestini nella parte anteriore; quelle moderne con il cambio di marcia e via dicendo. Per chi giunge da fuori città c’è la possibilità di noleggiarne una. Vicino ai parcheggi principali di Via Kennedy e Piazza Travaglio, oppure in centro, in Via Voltapaletto, o ancora alla stazione ferroviaria. Spesso, davanti a questo edificio, c’è una vera e propria selva di biciclette, appartenenti a pendolari e studenti. A Ferrara si sa che se si viene derubati della propria bicicletta, è probabile poterla ritrovare proprio nel piazzale della stazione, poiché spesso, in mancanza di mezzi di trasporto, c’è chi scegli di “prendere in prestito” un mezzo di trasporto altrui…

 

Il percorso proposto è solo uno dei tanti possibili. Per aggiungere qualche dettaglio in più, ci serviremo occasionalmente del breve approfondimento di una gentile professoressa di storia dell’arte della città.

Vi siete procurati una bicicletta ? La visita può allora cominciare !

Oggi andremo alla scoperta della parte sud-est della città, con la cinta muraria e il nucleo abitativo più antico. Partiamo da Via Bologna e svoltiamo a destra in Viale Volano, nell’apposita pista ciclabile che costeggia da un lato le mura di Via Baluardi – seminascoste dalla folta vegetazione – e dall’altro il Po di Volano, il canale che attraversa la città. All’altezza del ponte pedonale svoltiamo a sinistra addentrandoci nel sottomura, e poi ancora a sinistra verso la Porta San Pietro. Proseguiamo lungo la posta ciclabile, attorno a noi ci sono prati e panchine. Attraversando con cautela Via Baluardi – via piuttosto trafficata, benchè a senso unico – entriamo in Via Quartieri: ci troviamo ora all’interno della cinta muraria della città. Continuiamo lungo Via Porta San Pietro.

Svoltiamo a sinistra in Via Carlo Mayr poi a destra in Via Giuoco del Pallone – così chiamata perché si dice che un tempo vi giocassero i ragazzi, con un pallone fatto di stracci – e subito a sinistra in Via Volte. Si tratta senza dubbio di una delle vie più affascinanti della città: caratterizzata da volte e da edifici di origine medioevale, si dice che un tempo fosse anche il quartiere dei lupanari. È curioso pensare che ora alcuni di quei luoghi sono sede di ottime osterie e trattorie!

 

Continuiamo il nostro percorso svoltando a destra in Vicolo Carbone e a sinistra in Via Ragno. Stiamo per addentrarci in quello che fu il ghetto ebraico, istituito nel 1627 dal Governo Pontificio. Ci immettiamo in Via Vittoria, e al numero 41 vediamo una lapide che attesta la presenza della Sinagoga Spagnola, risalente al 1492 e distrutta nel 1944 dai nazi-fascisti. Svoltiamo a destra in Piazzetta Lampronti e a destra in Via Vignatagliata: provate a guardare all’interno del portone del numero 69, potrete vedere antiche e suggestive balconate in legno. Continuiamo diritto verso Via Mazzini, e ci troviamo di fronte ad una scelta: meglio il “classico” centro storico, con la Cattedrale e il Castello – nonché i negozi e le pasticcerie – oppure vogliamo proseguire la nostra bella pedalata?  

Al numero 95 di Via Mazzini c’è la Sinagoga, tuttora utilizzata dalla Comunità ebraica locale. Proseguiamo diritto verso Via Saraceno, poi a sinistra in Via Vecchie – leggenda vuole che la denominazione derivi dal fatto che le ultime principesse di casa d’Este potrebbero aver dimorato qui – e infine ci immettiamo a destra in Via Savonarola, sede dell’Università degli Studi – al numero 9. Percorriamo Via Savonarola fino all’incrocio con Via Madama, per poi svoltare a sinistra in Via Scandiana, dove possiamo ammirare il Palazzo Schifanoia.

 

Il nostro percorso è quasi giunto al termine. Qualche altra pedalata ci permettere di raggiungere Viale Alfonso I d’Este fino alle mura della “punta della Giovecca”, dove possiamo riposarci in attesa del nuovo percorso alla scoperta delle mura nord e della zona più “verde” della città!

Brano corrente

Brano corrente

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