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12 Giugno 2006 | Archivio / Una città una storia

N°16-UNA CITTA’ UNA STORIA

Ferrara in bicicletta. Parte II – Le mura nord e la zona più “verde” della città

Eccoci di nuovo a Ferrara, con la nostra bella bicicletta! Eravamo rimasti alla Punta della Giovecca, nella cinta muraria est. Ora possiamo riprendere il nostro percorso seguendo la pista ciclabile che corre all’esterno delle mura – quelle di Rampari di San Rocco – in mezzo al verde.

Giungiamo fino a Piazzale San Giovanni, una moderna rotonda che deve gestire l’afflusso di automobili da ben 5 direzioni. Attraversiamo la strada, verso la Porta e il Torrione di San Giovanni, che è sede del rinomato Jazz Club cittadino.

 

Possiamo scegliere se percorrere le mura dall’esterno, oppure dalla sommità, o ancora nella parte interna. Ci addentriamo in quest’ultimo sentiero ciclabile, finchè raggiungiamo un ponte di legno e proseguiamo costeggiando la parete nord del Cimitero Ebraico. Continuiamo a pedalare fino all’ingresso del Cimitero, lungo Via Vigne – così chiamata poiché in passato questo terreno era adibito alla coltura delle vigne – fino all’incrocio con Corso Porta Mare. Teniamo la destra, e dopo poche decine di metri abbiamo alla nostra sinistra Piazza Ariostea. Ogni anno, a Maggio, vede lo svolgersi del Palio, e durante tutto il resto dell’anno è luogo privilegiato per i giochi dei bambini e dei ragazzi, per pattinare, fare una corsa, gustarsi un buon gelato in tranquillità, sulle gradinate di erba oppure sulle panchine di marmo, sempre sotto lo sguardo attento della statua dell’Ariosto che campeggia al centro della piazza.

 

Dopo l’immancabile sosta in Piazza Ariostea, proseguiamo lungo Corso Porta Mare, nella zona “culturale”: a destra troviamo il Palazzo Massari – con il Museo dedicato al pittore Giovanni Boldini – il Padiglione d’Arte Contemporanea, mentre dall’altro lato della strada c’è l’Orto Botanico. Adiacente ai musei è il Parco Massari, coi sui percorsi ciclabili e suoi grandi alberi.

Svoltiamo a destra in Corso Ercole I d’Este, asse stradale ciottolato e molto caratteristico. Ci concediamo un piccolo fuori percorso, svoltando a sinistra in Via Arianuova e di nuovo a sinistra nel vialetto pedonale adiacente al moderno parcheggio Arianuova. Lì possiamo vedere il piccolo Cimitero Sefardita. Torniamo lungo Corso Ercole I d’Este e proseguiamo verso nord, verso la cinta muraria. Voltando a destra in Viale Certosa, possiamo raggiungere, appunto, la Certosa.

 

Proseguiamo sempre sul Corso, qualche altra pedalata e ci troviamo davanti alla Porta degli Angeli A questo punto possiamo di nuovo scegliere se percorrere le mura dall’alto oppure dal basso, all’esterno: in tal caso abbiamo di fronte a noi il Parco Urbano “G. Bassani”, raggiungibile attraversando – mi raccomando, al semaforo ! – Via Bacchelli. Il Parco Urbano è uno spazio pianeggiante molto vasto, con sentieri ciclabili, punti di ristoro, alberi e piccoli specchi d’acqua. Una volta all’anno, solitamente in occasione delle “Notti Bianche”, viene illuminato da bellissimi fuochi d’artificio, uno spettacolo a cui assistono decine di migliaia di ferraresi e turisti !

 

Ma torniamo sulle mura, proseguendo il nostro giro verso ovest, fino al Torrione del Barco Quelle che stiamo percorrendo ora sono le mura del Belvedere, tranquille e alberate. Al termine della cinta muraria voltiamo a sinistra in Corso Porta Po, che diventa poi Corso Rossetti fino all’incrocio con Ercole I d’Este: ecco, ora possiamo percorrere l’altro tratto di questa bella via, che ci porta direttamente al Castello estense. Ma prima, un’altra zona “colta” della città, con il Palazzo dei Diamanti – sede della pinacoteca e di mostre estemporanee – il Museo Antonioni – dedicato ad opere pittoriche del regista – e il Museo del Risorgimento.

 

Non ci resta che godere di quest’ultimo tratto in bicicletta, affaticati, ma indubbiamente soddisfatti! 

Brano corrente

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