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10 Luglio 2006 | Archivio / Una città una storia

N°20-UNA CITTA’ UNA STORIA

L’Argentina raccontata da un giovane emiliano romagnolo… d’Australia, terza puntata: San Francisco di Cordoba.

Continua il viaggio in Argentina assieme ad Edward Caruso, australiano di origini emiliano romagnole. Come spiegavamo nelle precedenti puntate di “Una città una storia”ci sono tanti modi per raccontare una città,  fino ad ora abbiamo ascoltato il racconto di chi il luogo lo vive giorno dopo giorno, di chi vi è nato o che lì è cresciuto, lavora. Da alcune puntate invece vi proponiamo  un altro modo che è quello del viaggiatore, di chi sceglie di conoscere un luogo nuovo e cerca di catturarne l’essenza, guardandosi intorno, conoscendo persone, scoprendone la  realtà passo dopo passo.

L’ultima puntata, almeno per il momento, del diario di viaggio in Argentina del nostro Edward Caruso, di cui potrete apprezzare l’ottimo italiano e perdonare qualche piccolo errore, ci porta oggi a San Francisco di Cordoba.

L’Argentina: incontri calorosi, luoghi storici e paesaggi di grande naturalezza (3) – Archivo grafico y museo historico de San Francisco (Cordoba)

Seguire le grandi rotte turistiche non è una cosa che mi fa impazzire. Così, tramite una rete di amici ho avuto la possibilità di fermarmi per un paio di giorni in una piccola città di provincia poco nominata nelle guide turistiche.
Sono molto grato per l’ospitalità ricevuto dalla famiglia Casco (la loro storia la si può trovare sul sito Reporter), che mi hanno dato la possibilità di conoscere gente e luoghi di grande interesse. E grazie alla loro generosità, da non dimenticare è stato il pomeriggio passato nell’archivio/museo di San Francisco, che rispecchia una grande iniziativa e impegno a conservare il passato, sia per quelli che abitano nel luogo e sia per quelli che sono solamente di paesaggio. (E, sì, basta inoltre a pensare al titolo della canzone di Francesco de Gregori, “La storia siamo noi”, che mi riporta a questo luogo ogni volta che la ascolto.)

L’Archivo grafico y museo historico de San Francisco si è fondato nel marzo del 1996. Maria Teresa Milani e José Bienedell mi hanno accolto con molto calore, nonostante la mia conoscenza limitata della lingua spagnola. Per alcune ore mi hanno mostrato i vari angoli dell’archivio e del museo, mostrandomi la loro dedizione per il recupero e la conservazione della storia rurale e urbana locale.
La sezione paleontologica contiene alcuni fossili di animali che abitavo nella zone di San Francisco da dieci mille anni fa ai tempi dei dinosauri. Infatti, nel museo si trovano alcune vetrine e depositi che conservano i resti di un “gliptodonte” (un esempio della megafauna del periodo pleistocene che assomiglia un armadillo e che si trovava solamente nell’ America del sud); lo scheletro di una tigre dai denti a sciabola; resti di canini e di una tartaruga; e alcuni esempi di pietre preziose – tutto conservato per essere studiato dai vari esperti del Museo Nacional de Antropología de Córdoba, e presente per il pubblico e per le scuole della regione.
Per i nostri ascoltatori interessati alla storia contemporanea, il centro ha una biblioteca di oltre 400 volumi su temi locali e regionali. Tutto il materiale è stato ordinato ed archiviato per consultazione dal pubblico e per ricerche storiche. In una pagina della letteratura che Maria Teresa e José mi hanno regalato c’è la storia di Alfredo Barotto e la sua moglie, Josefa Appendino, due italiani che emigrarono a San Francisco in 1886, e che avevano messo su casa circa 200 metri da dove sono stati scoperti i fossili di un altro dinosauro, lo sclerocalyptus, che appartiene alla famiglia gliptodonte.

L’archivio, come istituzione privata, a parte la sua biblioteca, ha raccolto migliaia di foto, documenti e oggetti che fanno parte della storia dell’ ultimo secolo, di San Francisco e di tutta la regione. Molti di questi materiali sono stati donati dai cittadini del luogo, grazie ad una campagna del museo per recuperare la storia della zona. Il centro ha oltre 200 soci, che sono tenuti al corrente delle attività svolte da un bollettino mensile, “Achivo y museo”. Per esempio, nel bollettino di agosto 2005 l’articolo della prima pagina annuncia un concorso di fotografie delle ferrovie (che in molte zone non esistono più), con la mostra e premiazione tenute nella stazione Belgrano il 15 ottobre. E nel bollettino del settembre 2005 troviamo un articolo sulle festività del 119° anniversario della fondazione di San Francisco.

Una visita alla sede dell’archivio dà il visitatore uno scorcio panoramico di un passato recente che con lo sviluppo delle nuove tecnologie degli ultimi 30 anni lo fa sembrare più distante. L’archivio di foto contiene immagini della città di San Francisco dai primi automobili alle varie strade e zone con le loro manifestazioni e ritratti di gente da tutti i cammini della vita (alcuni scattati da fotografi di grande talento). Grazie alle donazioni dal pubblico il centro ha accumulato una collazione di migliaia di oggetti – in alcuni casi salvati dalla discarica. Tra gli oggetti troviamo un proiettore per il cinema, un “Pathé Baby, dal 1930; reliquie e immagini della vecchia cattedrale che fu abbattuta; valigie di cartone tramandati dai primi immigranti; macchine da scrivere dagli anni trenta, molti esempi di radiogrammi a valvole; macchine da cucire; perfino un flacone con delle cenere vulcaniche dalla cordigliera andina dal 1932; e tante attrezzature per il bucato e per coltivare la terra dal inizio del 900. Da non dimenticare è la biblioteca; uno dei oggetti preziosi è il libro storico, “Diaro cordobés de la independiencia”.
L’ archivio inoltre organizza mostre. Nel 2003  si aono tenute tre esposizioni di grande interesse: per celebrare 20 anni di democrazia (“20 años no es nada” – “20 anni non sono niente”), per celebrare 75 anni di attività industriale nella zona, e per una conferenza sulla rivista “Caras y Caretas” (“Facce e maschere”). L’altra grande attività dell’archivio è quella scolastica, che permette a un grande numero di studenti di visitare e ricevere informazioni e materiali sulla storia locale e per promuovere il passato che appartiene a tutti, portandoci più vicini alla storia dei nostri antenati.
Il museo si trova all’angolo Santiago del Estero e Iturraspe a San Francisco.

L’indirizzo email è infoagm@fundacionagm.cjb.net

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