Non ha un’immagine il manifesto dell’edizione 2015 di Santarcangelo, né un titolo. Campeggiano su uno sfondo monocromo solo le parole di Romeo Castellucci: “Guardare non è più un atto innocente” e “Sarà come non poter distogliere lo sguardo dagli occhi di Medusa”. Parole che assumono il profilo di una precisa dichiarazione di ricerca artistica intorno alla domanda “Cosa può fare l’arte nello spazio pubblico?”, anche quando questa si colloca sul confine senso comune e scandalo, tra reale e possibile. Parole che sono anche un invito per lo spettatore ad avere il coraggio di sostenere lo sguardo aperto, di saper praticare l’incanto, di dichiarare un punto di vista.
Spettacoli, seminari, laboratori, occasioni di incontro con gli artisti e tra gli artisti saranno il luogo dove esplorare la relazione tra il gesto e la storia, tra la fisicità e il ricordo, relazione che è anch’essa creazione di senso. La piazza, come è nella natura del Festival, sarà lo spazio dove si incontrano artisti, studenti, cittadini, visitatori e abitanti scambiandosi visioni e idee. Ma anche gli altri luoghi pubblici – dal mercato alla biblioteca, dalle scuole alle strade – e le stesse abitazioni private dei santarcangiolesi per l’edizione 2015 diventano scena di performance e spazi dove si costruisce giorno dopo giorno il senso della comunità.
La direzione artistica del Festival è di Silvia Bottiroli, è lei a raccontare ai nostri microfoni il programma dei dieci giorni di appuntamenti
Intervista a Silvia Bottiroli
Santarcangelo si connota sempre più come un centro di ricerca e di creazione, in linea con quanto accade nelle grandi vetrine europee, disegnando percorsi e relazioni tra artisti italiani e stranieri. Dal 2012 in realtà il Festival propone attività e studi non solo nei giorni di inizio luglio ma durante tutto l'”Anno Solare” alimentando la cultura teatrale del territorio, ospitando artisti in residenza e costruendo percorsi di visione consapevole per gli spettatori del territorio. Tra le varie iniziative che vanno in questo senso vi segnaliamo un novità di questa edizione: si tratta del Fondo Speculativo di Provvidenza costituito dalle quote raccolte con la maggiorazione di 1 euro del biglietto del Festival, la somma sarà destinata a uno scopo deciso collettivamente attraverso le proposte che può avanzare chi contribuisce con l’acquisto del biglietto e che sono discusse pubblicamente nella serata di sabato 18 luglio in piazza Ganganelli. L’idea degli artisti Christophe Meierhans e Luigi Coppola è un invito a rendersi responsabili del destino di denaro che, legato al festival e alla città di Santarcangelo, appartiene a tutti.
Il festival è organizzato dall’Associazione Santarcangelo dei Teatri con il contributo tra gli altri del di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Emilia-Romagna. Il programma completo e tutte le informazioni per l’acquisto dei biglietti sul sito www.santarcangelofestival.com. Numerosi spettacoli, concerti, installazioni e incontri sono a ingresso gratuito.
