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5 Giugno 2009 | Archivio / Emilia-Romagna per il mondo

Servizio civile regionale, un’opportunità per 92 ragazzi stranieri

A cura di Chiara Vergano

5 giugno 2009

Sono in tanti, e vengono da Paesi diversi: Romania, Cina, Marocco, Camerun, Albania. Ma la loro vera “casa” (per alcuni solo da qualche anno, per altri da più tempo) si chiama Emilia-Romagna. È qui, infatti, che vivono i novantadue ragazzi di origine straniera che stanno svolgendo il servizio civile regionale, da Piacenza a Rimini. Un’esperienza dal grande valore umano e formativo, spesso in condivisione con coetanei italiani impegnati nei progetti del servizio civile nazionale. Ma di cosa si occupano? Ecco l’esperienza con donne in difficoltà e i loro bambini di Francine Eliane, originaria del Camerun, laureata, in Italia da quattro anni.

Recentemente, l’assessorato alla Promozione delle politiche sociali della Regione ha organizzato una giornata di monitoraggio per i ragazzi impegnati nel servizio: un’occasione per raccontare, raccontarsi e fare il punto sugli aspetti positivi e i problemi incontrati nelle diverse realtà. Era presente anche Serge, nativo del Camerun, in Italia da quasi due anni per motivi di studio. L’ente dove Serge fa il periodo di servizio è la Caritas di Reggio Emilia, con “Il granello di senapa”. Di cosa si tratta, esattamente?

Wang arriva dalla Cina, vive a Rimini, ed è impegnato al Centro sociale Grotta Rossa. Un luogo d’incontro anche per le “seconde generazioni”, dove è possibile seguire corsi diversi.

Fatna, 27 anni, già laureata in legge in Marocco, è iscritta alla facoltà di lingue straniere. Fa servizio civile al Comune di Ferrara. 

Con un’apposita legge, la 20 del 2003, la Regione Emilia-Romagna è stata la prima in Italia ad aver aperto la possibilità di fare il servizio civile anche a ragazzi che non hanno la cittadinanza italiana. Un requisito, questo, che rimane necessario per accedere invece al servizio civile nazionale. Ma non solo: in Emilia-Romagna il servizio civile regionale è aperto anche ai ragazzi e alle ragazze dai 15 ai 18 anni, agli adulti e agli anziani. Un servizio, quindi, realmente “per tutti”.

 

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