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28 Ottobre 2022 | Eventi live

Speciale 900 Fest |Gli amici-nemici della vallata: Mussolini e Bombacci

Con particolare attenzione alla vicenda di Bombacci, il Kaiser di Modena, Domenico Guzzo racconta l’intreccio tra Storia e storie individuali sullo sfondo della Romagna fascista

Piera Raimondi

“Negli anni che precedettero la Grande Guerra Bombacci parve a molti una sorta di fratello maggiore di Benito Mussolini. Romagnoli, maestri elementari, anticlericali, buoni oratori, scrittori di infiammati articoli anticlericali e allevati nei circoli socialisti di una regione dove la politica veniva praticata con entusiasmo, rabbia e una forte dose di retorica, i due sembravano destinati a fare carriere parallele nello stesso partito. La rottura ebbe luogo nel 1914 quando Mussolini divenne interventista, mentre Bombacci rimase attestato sulla linea più radicale del partito socialista. E sembrò diventare insanabile quando Bombacci sposò entusiasticamente la causa della Rivoluzione d’Ottobre, fece un lungo viaggio a Mosca e partecipò alla fondazione del Partito comunista d’Italia”.

Ma le vicende umane e quelle della grande Storia – che qui racconta lo storico Domenico Guzzo, direttore dell’Istituto per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena – prendono un corso che li porterà insieme alla fine a Piazzale Loreto. La conferenza si è tenuta il 27 ottobre, seconda giornata di 900 Fest, nell’ambito del panel Mussolini e la Romagna. La Storia e le storie, con il titolo I tre amici-nemici della vallata: Mussolini, Arpinati, Bombacci.


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