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5 Ottobre 2018 | Eventi

Speciale EnERgie diffuse. A Rimini si dialoga tra Oriente e Occidente

Il festival è alla ventesima edizione

A cura di Valeria Cicala

Vent’anni sono tanti per un festival e, dunque, sono la cartina a tornasole della validità di un’idea che sa rinnovarsi e proporre momenti aggreganti piacevoli e diversificati.

Ci piace, care ascoltatrici e cari ascoltatori, introdurre coì la ventesima edizione del Festival del mondo antico dal titolo TRA ORIENTE E OCCIDENTE. DIALOGHI NEL TEMPO che si svolgerà a Rimini e in altri luoghi della provincia dal 12 al 14 ottobre 2018, nell’anniversario della morte di Sigismondo Pandolfo Malatesta (9 ottobre 1468). Al centro un tema di ampio respiro: il rapporto tra Occidente e Oriente che attraversa tutta la storia europea connotando anche l’epoca di Sigismondo.

Come nello spirito del Festival, l’argomento-guida spazierà attraverso le epoche, fino alla contemporaneità, e sarà affrontato da molteplici punti di vista, sempre con un’attenzione al rapporto fra passato e presente e con uno sguardo sul panorama internazionale. Fra storia, letteratura, filosofia, archeologia, arte, antropologia, religione, economia e ancora altro.

Gli eventi, oltre 70, vedranno il coinvolgimento di importanti studiosi italiani e stranieri.

L’apertura del Festival è affidata a Marta Cartabia e Luciano Violante con una lectio magistralis sul tema “Giustizia e mito”. In un programma davvero denso di nomi.

Il Festival offre inoltre l’occasione per una sinergia con importanti realtà museali del panorama nazionale (Fondazione Musei di Torino e in particolare MAO – Museo d’Arte Orientale) e locale. Rimini e il suo territorio del resto sono emblematici del rapporto tra Occidente e Oriente che ne ha segnato la storia e penetrato la cultura. Un sub-strato che unisce le terre di mare e di altura già partecipi della rassegna e che ancora una volta hanno aderito al progetto: da Cattolica a Riccione, da Verucchio a San Leo e Santarcangelo, ognuno con la sua vocazione e le sue peculiarità a disegnare un ricco scenario per gli appuntamenti del Festival.

Il Festival si rivolge ai più giovani con l’oramai tradizionale “Piccolo Mondo Antico festival” che coinvolge i piccoli in attività ludiche per vivere al Museo un’esperienza da protagonisti.

Un territorio quello riminese sì connotato culturalmente ma anche da sempre aperto al dialogo e all’integrazione: disteso fra terra e mare si configura come una sorta di corridoio che ha visto scorrere genti, commerci e con essi culture, favorendo l’incontro fra oriente e occidente. Tale il ruolo che tutt’oggi il territorio riminese riveste, con l’arte dell’ospitalità come con l’aprirsi al dialogo fra le culture. Ne sono testimoni lo stesso Festival del Mondo Antico così come il Museo degli Sguardi dedicato alle culture extraeuropee.

Proprio il Museo degli Sguardi con le sue ricche collezioni formatesi fin dagli anni ’70 del Novecento è al centro della mostra del Festival OLTRE GLI SGUARDI Istantanee etnografiche dai depositi del Museo degli Sguardi di Rimini”

Un Festival dunque di relazioni non solo di parole e incontri ma anche di oggetti che narrano le loro storie.

Ma diamo la parola ad alcuni dei protagonisti

Per saperne di più: http://antico.comune.rimini.it/; www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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