25 settembre 2013
Sono stati stabili ma purtroppo ancora elevati i valori dell´ozono rilevati nel corso dell’estate scorsa in Emilia-Romagna. Per alcuni inquinanti come monossido di carbonio (CO) e biossido di zolfo (SO2) non è stata evidenziata alcuna criticità e la tendenza al graduale miglioramento per quanto riguarda il particolato fine (PM 10). Sono alcuni dei dati contenuti nel “Report annuale sulla qualità dell’aria in Emilia-Romagna”, relativo al 2012, presentato il 16 settembre a Bologna in occasione della Conferenza finale del progetto europeo Life+ Opera (Valutazione delle politiche di riduzione delle emissioni in atmosfera).
Nel 2012 inEmilia-Romagna le giornate che sono risultate con aria “buona” o “accettabile”, variano dal 59% di Reggio Emilia, Piacenza, al 78% di Rimini. In posizione centrale, Parma con il 60%, Modena 61%, Ferrara 63%, Bologna 66%, Forlì-Cesena 73% e Ravenna con il 76%. La situazione è apparsa in miglioramento, rispetto al 2011, in tutte le Province, soprattutto a Modena, Parma e Reggio Emilia, mentre è risultata stabile Ravenna e in leggerissimo calo a Rimini (-3%).
Tra gli altri aspetti positivi, si segnala che sono tutti abbondantemente sotto i limiti di legge le concentrazioni di metalli pesanti (arsenico, cadmio, nickel e piombo), di benzene (C6H6), di monossido di carbonio (CO), di biossido di zolfo (SO2), degli IPA (Idrocarburi policiclici aromatici) e di benzo (a) pirene.
Il “Report regionale della qualità dell’aria” è una sintesi di molte informazioni prodotte dalla rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, gestita da Arpa dietro mandato e finanziamento della Regione Emilia-Romagna e Province, in applicazione di direttive europee e di leggi nazionali e regionali.
I risultati che emergono dal report sono frutto della combinazione tra politiche ambientali, modifica dei carburanti e anche delle tipologie di autoveicoli circolanti, oltre che dalle politiche produttive sempre più eco compatibili . Dai dati è confermato che le condizioni meteorologiche determinano in larga misura gli andamenti del particolato fine: gli anni 2011 e 2012 hanno presentato una tendenza all’aumento dei giorni di superamento dei limiti normativi, mentre l’inverno 2012-13 ha avuto una sensibile diminuzione dei superamenti rispetto a quello precedente grazie alla forti piogge.
Al progetto Opera partecipano Arpa Emilia-Romagna (in qualità di coordinatrice e responsabile tecnico del progetto), Università di Brescia, Terraria (azienda milanese che propone strumenti informatici e progetti per l´ambiente e il territorio), Università di Strasburgo e Centre national de la recherche scientifique. Hanno inoltre collaborato Regione Emilia-Romagna, JRC (Joint Research Centre della Commissione Europea) e Aspa (Association pourla Surveillance et l’étude dela Pollution atmosphérique en Alsace, Francia).
Approfondimenti:
Il Report è disponibile in versione integrale sul sito web di Arpa Emilia-Romagna
Il report regionale sulla qualità dell’aria (file pdf)
Il progetto Life+ Opera