1 marzo 2011
“Questa storia è ispirata a fatti reali, tranne quelli che non lo sono”. Fin dai titoli di testa, il ritorno di John Landis al cinema dichiara la sua sincera disonestà e il suo grande amore per la commedia. Burke & Hare. Ladri di cadaveri, storia romantica e assassina, è il nuovo film del creatore di Animal House, di The Blues Brothers, Una poltrona per due e di Thriller di Michael Jackson, il più famoso video clip mai girato.Se si fa eccezione per un paio di documentari e per i tv movie – tra gli altri due puntate della serie Masters of horror – era dal 1998 che non avevamo il piacere di vedere un film di Landis.
Ladri di cadaveri, nelle sale italiane da venerdì, è ispirato alla vera storia di William Burke e William Hare, due serial killer che fra il 1827 ed il 1828 uccisero 17 persone ad Edimburgo, per poi venderne i cadaveri alla facoltà di medicina. Nella black comedy di Landis, acquirente privilegiato dei due loschi figuri è l’eccentrico professore di anatomia, il Dott. Knox, in costante penuria di “materia prima” e acerrimo rivale dello spregiudicato Dott. Monroe. Per sbarcare il lunario i due assassini compiono una esilarante ascesa verso il successo fatta di omicidi più o meno casuali, di gag ai limiti del grottesco tra il cinico Hare e il più pacato Burke, vagamente tormentato da scrupoli e sensi di colpa.L’attività criminosa del duo diventa un vero e proprio business nel momento in cui Burke, perdutamente innamorato della bella Ginny, ex prostituta con l’ambizione per il teatro e le commedie shakespeariane, decide di assicurarsi il suo amore finanziando la messa in scena del primo Macbeth tutto al femminile di cui Ginny sarà protagonista. Nel frattempo il Dott. Knox lavora a un innovativo progetto sulla mappatura dell’anatomia umana, che darà lustro alla facoltà di medicina di Edinburgo e che potrebbe valergli l’alta onorificenza del Sigillo Reale.
Forte di un cast che vede la presenza di vere e proprie perle rare del cinema internazionale, il film è stato presentato alla Cineteca di Bologna, dallo stesso Landis, in un’anteprima per gli studenti del Dams.Al termine della proiezione una lunga e irresistibile chiacchierata con il regista che in parte vi tramettiamo.
Intervista a John Landis.
