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28 Febbraio 2009 | Eventi live

L’opera “la Rondine” dal teatro Comunale di Bologna

Interviste a Fausta Molinari e Laura Chiarullo

A cura di Cinzia Leoni

28 febbraio 2009

Cari ascoltatori oggi vi riproponiamo L’opera la Rondine, di Giacomo Puccini, che è andata in scena la scorsa settimana sul palco del teatro Comunale di Bologna. L’opera è un nuovo allestimento del Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con La Scuola dell’Opera Italiana nata nello stesso teatro. 

Si tratta di una commedia lirica in tre atti su libretto di Giuseppe Adami da Alfred Willner e Heinrich Reichert, che proprio sul palcoscenico del Teatro Comunale di Bologna fece il suo debutto italiano il 5 giugno 1917, e che mancava dal Teatro dal 1987, quando andò in scena diretta da Thomas Fulton con la regia di Pierluigi Samaritani.

 

Sul podio dell’Orchestra nelle insolite vesti di direttore, abbiamo il grande tenore argentino Josè Cura, celebre cantante, acclamato per le sue intense ed originali interpretazioni d’opera grazie ad una voce brillante unita ad una magnetica e fascinosa presenza scenica, ma anche direttore d’orchestra riconosciuto e stimato in tutto il mondo per le sue brillanti esecuzioni. Il coro del teatro Comunale è diretto da Paolo Vero.

Sul palcoscenico abbiamo un cast formato dai giovani e talentuosi allievi della Scuola dell’Opera, affiancati da una star internazionale come Svetla Vassileva nel ruolo di Magda. La Vassileva, che lo scorso ottobre ha ottenuto un grandissimo successo per l’inaugurazione del Festival Verdi di Parma con una nuova produzione di “Giovanna d’Arco”, è uno dei soprani più richiesti al mondo, grazie alla sua voce e alla presenza scenica di grande intensità. Aveva già ricoperto il ruolo di Magda nel 2007 al Festival di Torre del lago.

 

Il progetto della regia, delle scene e dei costumi è degli Allievi della Scuola dell’Opera Italiana. Il Tutor alla regia è Walter Le Moli che abbiamo già visto all’opera nella Lucia di Lammermoor di Donizetti, che potere riascoltare dall’archivio di Radioemiliaromagna. Le Moli  è regista sia di teatro d’opera che di teatro di prosa, con una lunga esperienza alle spalle.

La Rondine era stata originariamente concepita sul modello dell’operetta viennese, in merito a un contratto con gli impresari del Carltheater di Vienna ma Puccini, insoddisfatto dell’impianto drammatico conferito dai librettisti Heinz Reichert ed Alfred Willner, volle trasformare La rondine in un’opera vera e propria affidandosi al commediografo italiano Giuseppe Adami.  La gestazione del lavoro fu lunga e faticosa e si trascinò avanti nel tempo con continui ripensamenti fra il 1913 ed il 1915. Sciolto il contratto con i commissionari viennesi a causa dello scoppio del primo conflitto mondiale, La rondine fu rappresentata per la prima volta al Grand Theatre di Montecarlo il 27 marzo 1917. L’accoglienza fu buona, anche se va ricordato che si trattava di una piazza facile in quanto abbastanza periferica. La prima esecuzione italiana avvenne come dicevamo prima proprio qui al Teatro Comunale ma da allora l’opera non ebbe più quel successo che Puccini si augurava. Ma negli ultimi anni  è stata rappresentata in modo più frequente, senza mai raggiungere la fama delle altre opere del compositore, come la Bohème, La Tosca ecc.

Protagonista dell’opera è Magda (soprano), una giovane che trascorre le sue giornate nella cornice mondana della Parigi del Secondo Impero; amante del ricco banchiere Rambaldo. Ma se all’apparenza sembra accettare la sua situazione, in realtà si dimostra inguaribilmente romantica e aspira ad un amore autentico.  Con la complicità di Prunier (tenore), un amico poeta, i cui versi le hanno fatto tornare alla memoria la prima innocente esperienza amorosa, Magda decide di concedere una breve evasione alla propria esistenza: si reca infatti, travestita da grisette, in un locale notturno, e qui incontra Ruggero (tenore), un giovane aristocratico di provincia di passaggio per Parigi.Fra i due sboccia a prima vista una passione così intensa che induce Magda ad abbandonare la capitale per rifugiarsi con il suo amato in un remoto angolo della Costa Azzurra. Ma qui viene assalita dal rimorso di aver nascosto a Ruggero il suo passato, sicché quando il giovane le annuncia di aver ottenuto dai genitori il consenso alle nozze, essa si accorge di non poter essere la moglie sognata dal suo uomo. Rivela quindi all’innamorato la verità e gli fa comprendere la necessità di separarsi. Inutilmente Ruggero la supplica di non abbandonarlo: Magda, soffocando il dolore, si allontana per sempre.

Inserire intervista a Laura Chiarullo

Questo allestimento ha portato l’opera non all’epoca indicata nel libretto e cioè il secondo Impero, ma agli anni 1915-20, cioè quelli in cui è stata composta. Nel primo atto siamo infatti in un salotto elegante, con divani in pelle e una luminosa vetrata sullo sfondo…Magda, giovane amante del ricco banchiere Rambaldo, conversa con gli amici, nel suo elegante salotto, sul tema di moda in quel moment, cioè l’amore sentimentale. E a tal proposito racconta alle sue amiche e al poeta Prunier, del suo primo amore, finché giunge annunciato dalla graziosa cameriera Lisette, un giovane amico di Rambaldo, Ruggero, di passaggio a Parigi. La comitiva invita Ruggero a trascorrere la serata al Bullier, il locale parigino più alla moda, dove Magda, usciti gli amici e cambiatasi d’abito, volutamente dimesso in modo da essere quasi irriconoscibile, decide di recarsi, ricordando che proprio al Bullier era nato il suo primo amore. Intanto anche Lisette, che per farsi bella agli occhi del suo amante segreto Prunier, ha indossato gli abiti della padrona, uscirà con lui per andare nello stesso locale.

Ascoltiamo il primo atto

 

E’ appena finito il primo atto dell’opera La  rondine di  Giacomo Puccini e ancora abbiamo nelle orecchie quella dolcissima romanza  che porta il nome Il sogno di Doretta una melodia  sez’altro di grande impatto emotivo. E’ qui con noi  la dottoressa Fausta Molinari, già docente delle aule didattiche del teatro comunale. Buonasera Fausta e benvenuta.

Ecco vogliamo iniziare la nostra conversazione proprio da quest’aria famosa, da questa canzone, come la chiama il suo autore il poeta Prunier… Nelle opere pucciniane il protagonista è sempre una donna perché secondo lei?

 

Puccini aveva quindi una sensibilità molto femminile ma proviamo a descrivere il personaggio. Com’era Puccini?

 

Ritorniamo alla nostra storia. Nel secondo atto ci troviamo nel locale Bullier

Magda si avvicina maliziosa a Ruggero, presentandosi con il nome di Paulette. Tra i due nasce una forte attrazione. Nel frattempo arrivano anche Prunier e Lisette, che crede di riconoscere la padrona ma viene dissuasa da Prunier, che ha già fiutato la situazione. Mentre le due coppie trascorrono la serata conversando amabilmente, sopraggiunge Rambaldo che, vedendo la sua amante in dolci effusioni, chiede immediatamente spiegazioni. Nonostante i tentativi di Prunier di allontanare Magda, la donna è decisa a rivelare a Rambaldo il suo sentimento per Ruggero. Mentre Rambaldo si allontana, Magda raggiunge il suo nuovo amore

 

Ascoltiamo il secondo atto

 

Bene eccoci di nuovo in compagnia della dr.ssa Fausta Molinari per raccontarvi qualche curiosità su Puccini e sulle sue opere. Intanto sono solo 10 opere di quali si tratta Fausta?

Ecco tornando alla sua infanzia e adolescenza quando ancora suonava in chiesa che cosa si puo’ dire?

 

Torniamo ora alla nostra storia e al terzo atto che ascolterete tra poco

Siamo nella casa sulla Costa Azzurra. Magda e Ruggero già da qualche tempo vivono felici lontano da Parigi. L’uomo confessa a Magda di volerla sposare, credendola una donna onesta. Giungono anche Lisette e Prunier, quest’ultimo confida a Magda che Rambaldo è in realtà ancora innamorato di lei. Magda, colta da una crisi di coscienza, decide di confidare tutto a Ruggero, il quale non si dà pace e cerca di convincerla a non lasciarlo. Soffocata dall’angoscia, Magda torna con Lisette a Parigi, da Rambaldo.

Ascoltiamo il terzo atto….

Brano corrente

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