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5 Giugno 2008 | Eventi live

Stagione concertistica “Nuove Atmosfere” della Filarmonica Toscanini

Terzo programma: Musiche di Giuseppe Verdi e Richard Strauss

A cura di Cinzia Leoni

5 giugno 2008

Terzo programma:
Gentili ascoltatori siamo al terzo appuntamento con la Filarmonica Toscanini. E oggi vi proponiamo un programma celebrativo. Infatti ciò che ascolterete è stato eseguito il 16 gennaio 2007 a ricordo del 50° anniversario della scomparsa del maestro Arturo Toscanini avvenuta a Riverdale negli Stati Uniti il 16 gennaio 1957. Il valore celebrativo si definisce prioritariamente mediante due autori che nell’arte di direttore di Toscanini sono stati particolarmente importanti: il primo è il grande compositore Giuseppe Verdi, che in questa sinfonia I Vespri siciliani, presenta un vero e proprio momento sinfonico a sintomatico esempio di quale fosse la complessa e felice organicità del dramma in musica per il maestro di Busseto. L’altro è Richard Strauss a cui Toscanini rivolse particolare attenzione già alla fine del ‘900 attratto, fra le altre peculiarità, dall’originalità strumentale con cui il maestro bavarese aveva realizzato i poemi sinfonici. Tuttavia come osservato da Franco Serpa, Toscanini non lo incluse subito nei suoi programmi “per una sua tattica culturale: perché sapeva che il pubblico italiano aveva ancora molto da ascoltare e da assimilare (per esempio Brahms) prima che gli si potessero proporre le avventure sonore del più discusso musicista di quegli anni”.  Così solo nel 1902 eseguirà al Teatro alla Scala  Till Eulenspiegel. Nel 1906 dirigerà sempre nel Teatro Scaligero la prima italiana di Salomé ricorrendo ad un espediente ingegnoso ma destinato a suscitare molte polemiche: Strauss aveva concesso i diritti della prima esecuzione all’Opera di Torino, ma Toscanini, che voleva essere il primo ad eseguire quest’opera, programmò una prova generale aperta la sera precedente la prima torinese, ‘bruciando’ così l’appuntamento sabaudo.

Di grande esuberanza inventiva il poema snfonico Ein Heldenleben, che ascolterete, è una sorta di grande autoritratto, profilo di un eroe dell’arte e del pensiero in lotta con critici e detrattori. Il ‘programma’ affidato alla musica è suddiviso in sei parti ovvero: L’eroe, Gli avversari dell’eroe, La compagna dell’eroe, Il campo di battaglia dell’eroe, Le opere di pace dell’eroe, Fuga dell’eroe dal mondo e compimento del suo destino. L’organico orchestrale è molto ampio e crea una dimensione materica e sonora in netto contrasto con il suono del violino solo, individualità eroica che combatte con forze di maggiori dimensioni.

I Vier letzte Lieder scritti quasi mezzo secolo dopo l’op.40 sono significativa testimonianza del mutato atteggiamento da parte del compositore nei confronti della vita: non più muscolosa dimostrazione di possanza ma sottile riflessione. Ora, dopo la Grande Guerra, il mondo viene percepito dall’artista in modo assai differente. Attraverso una nuova rasserenata luce, Strauss, propone suoni distillati e sottili per i versi di Hesse e Eichendorff, con raffinato intimismo, quasi volesse uscire dalla mischia continuando a guardare il mondo con gli occhi di un “Offenbach del XX secolo” come amava definirsi.
 
Il programma si snoda sotto la magistrale bacchetta di Kazushi Ono e si avvale della voce del soprano Aja Kampe  mentre al violino da solista  troviamo Michaela Costea.

 

Vi lasciamo all’ascolto ….

Traduzione dei testi dei Lieder di Hermann Hesse (lieder n. 1, 2 e 3) e di Joseph von Eichendorff (lied n. 4)

Primavera
Nella penombra ho sognato spesso
i tuoi alberi e l’azzurro dell’aria,
il tuo profumo e il canto degli uccelli.
Ora sei qui, per me, come un miracolo
schiuso
di luce e splendore.
Mi riconosci, tenera mi attiri a te.
e per ogni fibra vibra
la tua beata presenza

Settembre
Il cordoglio del giardino
il refrigerio della pioggia che cade sui fiori.
Il brivido dell’estate
che in silenzio esaurisce.
Gocce d’oro di foglia in foglia
stillano dall’alta acacia.
Il sorriso dell’estate esausta e sbigottita,
nel sogno morente del giardino.
A lungo, presso le rose, indugia ancora
la quiete sospirando.
Lentamente chiude i suoi grandi
occhi stremati

Andando a dormire
Del giorno sono stanco,
che l’anelito mio ardente
accolga ora la gentile notte stellata come un bambino stanco.
Mani, scioglietevi da ogni azione,
mente, dimentica ogni cura,
tutti i miei sensi ora
vogliono sprofondare nell’oblio.
E l’anima, affrancata,
si librerà su libere ali
a vivere mille vite arcane
nel cerchio magico della notte.

Al tramonto
Attraverso dolore e gioia
siamo andati, mano nella mano,
riposeremo ora del vagare
su questa terra silenziosa.
Il pendio della valle si smorza
intorno, e l’aria si fa di tenebra, solo due allodole si levano,
sognando la notte nel profumo.
Vieni vicino, e lasciale frullare;
presto sarà tempo di dormire;
altrimenti ci perderemmo
in questa solitudine.
O vasta, silenziosa requie
così profonda, al declinar del giorno.
Siamo così stanchi del cammino –
è così, forse, che si muore?

(Traduzione di Alessandro Taverna)

Kazushi Ono nasce a Tokyo, Giappone, il 4 marzo 1960
La stagione 2006/07 segna la quinta stagione di Kazushi Ono come Direttore Musicale alla Monnaie di Bruxelles, ivi condurrà nuove produzioni di Tristan und Isolde, The Fiery Angel di Prokofiev e The Rake’s Progress di Stravinsky.

Nel 2002 Kazushi Ono succede ad Antonio Pappano alla Royal Opera House del Belgio. La produzione che segna il suo debutto alla Monnaie, l’Electra di Strauss, viene apostrofata dal Suddeutsche Zeitung come «il miracolo di Bruxelles». In seguito mieterà continui successi con titoli quali Boris Godunov di Mussorgsky, Don Giovanni, Peter Grimes di Britten, Tannhauser, The Flying Dutchman di Britten, Aida e Falstaff e Die Frau ohne Schatten di R. Strauss. Dirige, inoltre, numerose prime mondiali, fra le quali, Ballata di Luca Francesconi, Hanjo di Toshio Hosokawa (al Festival di Aix-en-Provence) e Julie di Philippe Boesmans. Nel 2005 prende parte alla prima tournèe in Giappone del Teatro La Monnaie, eseguendo Don Giovanni e due programmi sinfonici.

Assiduo frequentatore del repertorio wagneriano, Kazushi Ono da diretto il ciclo completo del Ring alla Badisches Staatstheater di Karlsruhe, dove ha ricoperto la carica di Direttore Musicale dal 1996 al 2002. Nelle passate stagione ha diretto, fra gli altri titoli, Tannhauser alla Deutsche Oper di Berlino, la Salome alla Staatsoper di Berlino ed il Flauto Magico al Teatro Comunale di Bologna. Sul podio della Tokyo Philharmonic Orchestra – dove ha ricoperto la carica di Direttore Musicale dal 1992 al 1996 – ha diretto le prime mondiali di opere del ventesimo secolo.

Di rilievo il debutto, nel 2005, sulla scena teatrale parigina con The Bassarids di Henze allo Chatelet, una performance così descritta da Le Monde de la Musique: «con un controllo ed un senso di teatro che ricorda i grandi momenti di Claudio Abbado».

Kazushi Ono è, inoltre, salito sul podio di alcune fra le maggiori orchestre del mondo, fra le quali ricordiamo Israel Philharmonic, Boston Philharmonic, Leipzig Gewandhaus, Ensemble InterContemporain, City of Birmingham Symphony Orchestra. Ha avuto modo di collaborare, inoltre, con le orchestre della maggiori istituzioni radiofoniche, fra le quali, Orchestre Philharmonique de Radio France (sia a Parigi che in tour), Vienna Radio Symphony al Musikverein, BBC Symphony, BBC Philharmonic e BBC National Orchestra del Galles, Danish Radio, Finnish Radio, RAI di Torino e le orchestre delle radio tedesche (Hamburg, Freiburg, Stuttgart, Frankfurt and Cologne).

Di rilievo nella passata stagione il debutto alla Scala di Milano, dove ha inaugurato l’apertura di stagione sinfonica con tre concerti aventi come programma la Settima Sinfonia di Mahler. Vi è ritornato nel Giugno di questa anno per dirigere Lady Macbeth of the Mtsensk di Shostakovich. In Agosto debutterà a Londra al BBC Proms con la BBC National Orchestra del Galles. Fra i prossimi progetti si annoverano, inoltre, le direzioni di Aida al Metropolitan di New York, Werther e La Forza del destino alla Monnaie di Bruxelles, Cardillac all’Opera Bastille di Parigi, Macbeth al Teatro alla Scala e Hänsel und Gretel a Glyndebourne.

La sua discografia con l’Orchestra della Monnaie include la Seconda Sinfonia di Mahler, nonché opere di Mark-Anthony Turnage, Wolfgang Rihm e George Benjamin (Warner Classics), la serie completa dei Concerti per Piano di Prokofiev (con El Basha; Musica Libera) e Julie di Philippe Boesmans (Cypris).

Nel giugno 2006 è stato insignito del “Grand Prix” dal Syndicat de la critique Francaise de Theatre, de Musique et de Danse per la produzione di Julie di Boesmans e del “Prix de l’Europe francophone” per la produzione di Boris Godounov di Mussorgsky, entrambe firmate Monnaie.

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