Eccomi nuovamente on air dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che oggi ci ha regalato una giornata importante di proiezioni e incontri con al centro i film legati all’Emilia-Romagna.
Il terzo, in proiezione come evento speciale delle prestigiose Giornate degli Autori, è un film che riporta l’attenzione sulla guerra civile e il genocidio dimenticato del Rwanda, aprendo così la porta su un tema molto attuale.
Rwanda, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, è un film indipendente interamente made in Forlì, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna che ha colto l’urgenza di dare una Memoria culturale e storica a questa vicenda.
Ho il piacere di avere ospiti ai microfoni il cast e la produzione e comincio subito a fare delle domande a Marco Cortesi e Mara Moschini, già protagonisti dello spettacolo teatrale e ora del film, nonché coautori della sceneggiatura.
Intervista Marco Cortesi e Mara Moschini
Rwanda, lo avete sentito non ha solo l’autorialità forlivese ma anche le location. Un lavoro incredibile di ambientazione, che ha consentito di ricreare suggestioni davvero intense e verosimili, come ci conferma Riccardo Salvetti, autore e regista del progetto cinematografico.
Intervista Riccardo Salvetti
Il film è stato realizzato, sì con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, ma è stato prodotto anche grazie a un’importantissima azione di crowdfunding, che ha coinvolto moltissimi sostenitori. Ce ne parlano il direttore della fotografia e produttore, Massimo Gardini e, Joana Fresu De Azevedo, per il festival Sedicicorto di Forlì, capofila di questa azione
Intervista Massimo Gardini e Joana Fresu De Azevedo
Dopo le proiezioni veneziane il film cercherà una strada distributiva a partire dalle sale del territorio. Il gruppo ha inoltre rivelato di essere in procinto di realizzare un nuovo progetto cinematografico. Rimanete con noi nei prossimi giorni, perché abbiamo ancora molte cose da raccontarvi da Venezia. Un saluto da Anna Sbarrai.