22 maggio 2013
Si chiamano Scosse creative, East Land Project, Young Effect. Sono alcuni dei progetti messi in campo per l’aggregazione dei giovani nei territori colpiti dal terremoto del maggio scorso e sostenuti dallaRegione Emilia-Romagna, che ha destinato a questi progetti 130 mila euro. Le iniziative, rivolte ai ragazzi fino ai 29 anni, spaziano da azioni di cittadinanza attiva a laboratori teatrali, dalla costituzione di reti per la realizzazione di attività per i giovani alla “riappropriazione” di spazi resi inutilizzabili dal terremoto, grazie a progetti proposti direttamente dai ragazzi e saranno avviate a Bologna, Modena, Ferrara e Reggio Emilia.
Le attività e le priorità sono state definite all’interno della Cabina di regia regionale che riunisce gli assessori alle Politiche giovanili delle Province e dei Comuni capoluogo, partendo da un’analisi delle richieste di ogni singolo territorio. L’obiettivo unitario è quello di dare continuità al sostegno di giovani che si trovano a dover fare i conti con una condizione di precarietà emotiva legata all’esperienza vissuta e di dare opportunità per elaborare il trauma, acquisire consapevolezza delle proprie capacità, poter fornire il proprio contributo alla ricostruzione e sentirsi così soggetti attivi e partecipi.
L’intervento dell’Assessore regionale alle Politiche giovanili Donatella Bortolazzi intervistata da Claudia Graziani
Intervista Donatella Bortolazzi
I progetti in provincia di Modena hanno ricevuto un contributo regionale pari a 50 mila euro, Ferrara 40 mila euro, Bologna 25 mila e Reggio Emilia 15 mila euro.
Informazioni sulle diverse iniziative saranno raccontate nel prossimo numero della newsletter YoungERnews, promossa dall’assessorato Progetto Giovani della Regione Emilia-Romagna, in uscita il prossimo 3 giugno.