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28 Gennaio 2021 | Mostre

Criminis Imago. Le immagini della criminalità a Bologna

Online il racconto multimediale. Ne parliamo con il curatore Marco Baldassari

Carmine Caputo

L’Oratorio di Santa Maria della Vita a Bologna ospita la mostra Criminis Imago. Le immagini della criminalità a Bologna, organizzata da Genus Bononiae e curata dal procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato e da Marco Baldassari, responsabile dell’Archivio Ferrari.

100 fotografie in bianco e nero dei fotografi bolognesi Walter Breveglieri (dal 1949 al 1972) e Paolo Ferrari (1972-2000) che, insieme a immagini provenienti dagli archivi della polizia scientifica, accompagnano il visitatore in un viaggio che si sposta dai luoghi del crimine fino alle aule dei tribunali.

Le fotografie accompagnano il visitatore in un viaggio che copre tutta la seconda metà del secolo scorso, dalle storie della Banda Casaroli che terrorizzò la città negli anni cinquanta all’assassinio di Ombretta Galeffi per mano del marito Carlo Nigrisoli condannato nel 1967, dai terribili anni delle stragi terroristiche, l’Italicus, il Rapido 904, la strage del 2 agosto alla Stazione Bologna fino ai più recenti cosiddetti delitti del Dams nei primi anni ottanta, i crimini della Uno bianca e l’omicidio di Marco Biagi del 2002. Le immagini riguardano le scene del crimine, le fasi dei processi, i rilievi delle forze dell’ordine.

In attesa della riapertura, sulla Piattaforma Ventiventi è possibile vedere alcuni video in cui i protagonisti del giornalismo bolognese raccontano.

Ne parliamo con il curatore Marco Baldassari, in una conversazione che parte della mostra per affrontare poi i temi del digitale e del futuro del fotogiornalismo.

Brano corrente

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