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12 Dicembre 2013 | Archivio / Attualità

Da Forbes l’oscar del cibo all’Emilia-Romagna

La celebre rivista americana dedica un ampio reportage alla nostra cucina

A cura di Cinzia Leoni

12 dicembre 2013 

Dove si mangia meglio nel mondo? In Emilia-Romagna. E non lo diciamo noi, che siamo un po’ di parte, ma nientemeno che Forbes,  la prestigiosa rivista americana che ha  dedicato un ampio reportage alla “fantastica regione del centro-nord che si trova nella fertile valle del Po”. “ Mangiare in Emilia è un piacere – racconta il blogger americano David Rosengarten – ogni piatto è servito con orgoglio e cucinato secondo segreti familiari. E nel suo il suo viaggio nel cuore della Regione Rosengarten, ha anche redatto l’elenco dei ristoranti da non perdere: si va dall’Europa 92 di Modena passando per “Il Cappero alle mura” e “Zoello Ristorante” di Castelvetro in provincia di Modena per arrivare fino a “Trattoria dai Mugnai” e “Ponterosso” , entrambi a Monteveglio in provincia di Bologna.

Per l’enogastronomia nostrana è arrivato quindi un altro importante riconoscimento mondiale. Entusiasta l’assessore regionale al turismo Maurizio Melucci che parla di “uno straordinario riconoscimento per le nostre eccellenze, i nostri prodotti, i nostri chef e le nostre città definite dal settimanale “gioielli di un diadema”.

Ma continuando a leggere l’articolo   troviamo scritto che …“Quando si cerca di spiegare il fenomeno solitamente si indica lo straordinario numero di prodotti e piatti della regione tra i quali il Parmigiano Reggiano, l’aceto balsamico, il prosciutto di Parma, i tortellini e molto altro. Tuttavia – prosegue il mensile americano -… la sensazione è che non sia solo un gruppo specifico di prodotti a contribuire alla reputazione gastronomica della regione. Anche in Emilia-Romagna, come ovunque c’è la cucina creativa: hanno un ristorante stellato Michelin di cucina molecolare, l’Osteria Francescana. Ma sul menù ci sono le tagliatelle alla bolognese».

«Guardando alla cucina creativa dell’Emilia-Romagna – continua l’articolo – si scopre che molti piatti si basano sull’anima gastronomica della regione. La potente connessione degli chef con la loro patria non può essere abbandonata. Chi si reca in Emilia Romagna di solito si concentra sulle Grandi 5, le città che, come gioielli di un diadema, si trovano lunga l’autostrada principale. Partendo da nord-ovest si trovano Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, la Grassa, con i suoi ristoranti e le sue simpatie comuniste. Tuttavia- racconta David Rosengarten  -il mio viaggio è stato diverso, sono partito dal cuore della regione vinicola, dove si produce il vino perfetto per accompagnare questo tipo di cucina, il Lambrusco. La regione del Lambrusco – conclude il giornalista americano – è una delle ambientazioni rustiche più belle d’Italia, sembra perduta nel tempo, ed è forse il posto migliore per scoprire l’incredibile cibo dell’Emilia-Romagna».

Insomma «tra le vostre mete turistiche – conclude il blogger – oltre a Venezia o Roma, mettete l’Emilia, dove ogni pasto è una festa spensierata». E non possiamo che essere d’accordo con un po’ di orgoglio e di sano campanilismo.

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