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18 Dicembre 2014 | Archivio / Economia

Fondo Sociale Europeo 2014-2020, in arrivo 860 milioni di euro

La Commissione europea approva il Programma Operativo dell’Emilia-Romagna

A cura di Piera Raimondi Cominesi

L’Emilia-Romagna è la prima Regione italiana ad aver concluso positivamente il negoziato Fse con la Commissione Europea: 860 milioni di euro per investire sulle persone, sostenere l’occupazione e la competitività. Il Programma delinea un progetto preciso per i prossimi sei anni con strategie e risorse per investire sulle persone, sostenere l’occupazione e la competitività dei territori.

La dotazione finanziaria  è di  786.250.182 euro (393 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo, 275 milioni da risorse  nazionali e 117,9 milioni di cofinanziamento regionale) a cui si aggiungono 74 milioni di euro destinati al Programma Garanzia Giovani per il biennio 2014-2015.

L’Emilia-Romagna si conferma quindi ancora una volta Regione tra le più capaci nel definire una strategia di programmazione delle risorse del Fse per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale in coerenza con l’obiettivo europeo di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

La Commissione europea ha apprezzato il disegno unitario e la visione strategica dell’Emilia-Romagna, capace di far convergere le differenti risorse (europee, nazionali e regionali) su un progetto di sviluppo che ha come perno la qualità del capitale umano, ma anche la definizione di politiche regionali in uno scenario di dimensioni europee, valorizzando la collaborazione tra istituzioni e il dialogo sociale, infatti il percorso con la Commissione, iniziato nel dicembre 2012, è passato attraverso 26 momenti di confronto, anche pubblici.

Si tratta di un piano che mette al centro della programmazione l’integrazione dei fondi e una visione sistemica delle politiche per incidere sulla struttura dell’economia, sulla produttività, sul capitale umano e sociale. Come ha sottolineato l’assessore assessore alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi, tre sono le priorità della strategia regionale: valorizzare il capitale intellettuale, favorire l’innovazione, la diversificazione e la capacità imprenditoriale del sistema produttivo e mantenere un elevato grado di qualità dell’ambiente e delle infrastrutture del territorio, potenziando la qualità dei servizi collettivi.
Per posizionare l’Emilia-Romagna tra le realtà più competitive a livello europeo, la Regione  ha delineato la propria strategia Fse a partire da una vera e propria infrastruttura per lo sviluppo, nata nel 2010. Si tratta di ER Educazione Ricerca Emilia-Romagna che, fornendo percorsi di specializzazione a diversi livelli e condivisi con le imprese, vuole garantire a tutti i cittadini pari diritti di acquisire conoscenze e competenze ampie e innovative e di crescere e lavorare esprimendo al meglio potenzialità, intelligenza, creatività e talento. E, non da ultimo, promuovere condizioni di più stretta relazione fra offerta formativa e fabbisogni del sistema economico e produttivo.   

Il Programma concorre a raggiungere gli obiettivi previsti dalla strategia Europa 2020, tra cui il ritorno alla piena occupazione, la riduzione della percentuale dei giovani non in possesso di qualifica professionale, il contrasto della dispersione scolastica, il sostenere la formazione di alte competenze.

Sono previsti anche interventi formativi e di inserimento lavorativo  coerenti e mirati ai bisogni delle persone, con particolare attenzione ai disabili. Investimenti e impegno  della Regione sono garantiti anche per  sostenere l’apertura del sistema educativo e formativo ad una dimensione internazionale in integrazione con il Programma comunitario Erasmus +: promuovendo la mobilità internazionale degli studenti e del personale; l’internazionalizzazione e il miglioramento dei programmi di studio e dell’apprendimento digitale e incentivando la cooperazione strategica, i partenariati e lo sviluppo di capacità istituzionali.

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