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26 Giugno 2010 | Archivio / Le vie dei sapori

I prodotti ortofrutticoli della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena

A cura di Marina Leonardi. Lettura di Mascia Foschi

26 giugno 2010

La Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena si sviluppa per oltre 280 chilometri nel territorio pedemontano e collinare compreso tra la via Emilia e i centri di media valle verso sud. Terre di antiche tradizioni e di lavoro contadino, qui si stima che l’estensione di territorio coltivato a produzioni ortofrutticole ammonti a circa 25.000 ettari, di cui 15.000 a frutteti e 10.000 ettari a colture orticole a piena aria.

Tra le colture troviamo pesco, albicocco, susine, fragola di Romagna, kiwi, mele, pere, diverse e caratteristiche varietà di ciliegie. Tra gli ortaggi, “colture a pieno campo”, spiccano patata, fagiolino, piselli, lattughe, cicorie, rape, pomodoro, cardo gigante di Romagna, carciofo violetto di Romagna, articioc. Alcune di queste colture sono ancora in piena produzione mentre altre rappresentano oggi produzioni locali o di nicchia come lo Scalogno di Romagna che ha ottenuto il marchio IGP.

La tradizionalità e tipicità di queste colture nella storiografia romagnola è ormai patrimonio comune. Le pesche, di cui abbiamo parlato nella trasmissione scorsa, si coltivavano già dal ‘300 e si sono evolute nella coltura della celebre Pesca Nettarina; per la coltura della fragola, nell’antichità diffusamente selvatica, la zona del cesenate in particolare, è ora considerato sito vocato a livello nazionale ed europeo, come abbiamo visto in un’altra trasmissione di Radio Emilia Romagna.

La ciliegia è stata introdotta dai Romani, e già dal primo medioevo si conoscono impianti coltivati di ciliegio soprattutto nella vallata del Bidente che vanta tutt’oggi (in particolare la zona di Civitella di Romagna) varietà locali quali morandina, morette e duroni. Molto apprezzate dal mercato, anche le produzioni delle colline di Cesena, Roncofreddo e Longiano, con varietà tipiche quali moretta, durona, durella, corniola, duroncina, primaticcia, marciana…

L’importanza e la tipicità di produzioni frutticole del territorio è stata riconosciuta dal marchio IGP per la pera, la pesca e la Nettarina di Romagna, mente le altre coltivazioni oggi possono fregiarsi dell’iscrizione all’elenco nazionale dei prodotti tradizionali della Provincia di Forli’- Cesena.
Dal punto di vista dietetico i prodotti frutticoli della Provincia di Forlì-Cesena sono tra quelli con maggiore equilibrio di elementi necessari ad una dieta equilibrata e sana.

Diversi agriturismi, ristoranti e botteghe delle tipicità alimentari, presenti sul territorio della Strada dei Colli di Forlì e Cesena, presentano prodotti dell’ortofrutta lavorati in piatti e confetture genuine e caratteristiche (marmellate di melone, fichi, mele cotogne, ciliegie; sott’olii di melanzane e pomodori; pesche con l’Albana; fragole col vino, ecc.). Tra le erbe spontanee, usate e riscoperte nella gastronomia territoriale, si segnalano soprattutto lo stridolo, il raperonzolo, il rosolaccio, il radicchio di campo, l’ortica, la vitalba.

 Info: http://www.stradavinisaporifc.it/

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