Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Magazzini FreeMusic, la selezione musicale dall’archivio di Magazzini Sonori.
Oggi abbandoniamo la Via Emilia per fare una deviazione verso l’ultima propaggine orgogliosamente emiliana della nostra Regione. Parliamo di Ferrara, terra di blues, di jazz, di fermenti rock, in una parola terra di musica, come dimostrano le frequenti iniziative che portano musica e suoni fra la gente. Non è un caso che ogni estate uno dei più importanti Buskers’ Festival italiani si svolga proprio fra le strade di questa città, registrando ad ogni edizione un enorme successo popolare.
Nella playlist di questa settimana, vogliamo prendere le mosse da un ferrarese che è entrato a buon diritto a far parte della storia del cantautorato italiano. Dalla leva cantautorale degli anni Zero, Vasco Brondi, in arte Le Luci della Centrale Elettrica, si è infatti imposto da subito all’interesse della critica per la densità dei suoi testi. Dal nostro archivio lo ascoltiamo in un brano che fa parte della raccolta “MEI 1994-2014”, un viaggio nel miglior rock a cura del Meeting delle Etichette Indipendenti, che festeggiava nel 2014 i vent’anni di attività. A voi Vasco Brondi e la sua La lotta armata al bar.
La lotta armata al bar – Le Luci della Centrale Elettrica
Con Vasco Brondi abbiamo aperto la nostra personale ricognizione della musica di Ferrara, la porzione di Emilia che visitiamo oggi in cerca di talenti. E proseguiamo a tempo di folk con L’Aquavite, progetto musicale “a lenta fermentazione”. Nato alla fine del 2008 con la registrazione dei primi brani, il gruppo trova la sua line-up definitiva solo nel marzo 2013, quando si svolge il primo vero concerto. Nasce così in breve tempo il primo album dal titolo “Sul vino nuovo” da cui ascoltiamo questa Sul suolo di Ferrara.
Sul suolo di Ferrara – L’Aquavite
Dopo Sul suolo di Ferrara di L’Acquavite, andiamo a caccia di un po’ di blues e lo troviamo al Roots’ Music Club, prestigiosa associazione culturale che ogni anno porta a suonare sul territorio ferrarese – e non solo – i più importanti nomi del blues internazionale. Ma la musica delle radici non viene solo dall’estero, come ci dimostra Roberto Formignani, chitarrista e grandissimo maestro che a Ferrara vive e lavora. Lo ascoltiamo in un’incisione di qualche anno fa: era il 21 maggio 2009 e Formignani si esibiva in duo con Lorenzo Pieragnoli in apertura al concerto di David Bromberg. A voi la sua Western in my mind.
Western in my mind – Roberto Formignani, Lorenzo Pieragnoli
Con la chitarra blues di Roberto Formignani, cambiamo nuovamente genere per tornare al rock elettronico dei Digit. La band nasce nel 2011 e da subito attira l’attenzione degli addetti ai lavori per la trascinante miscela del suo sound: esce di lì a poco l’EP esordio, sei tracce che negli anni si ridefiniscono nei live che impegnano il gruppo, a fianco di importanti nomi della musica italiana come Alessandro Grazian, Danysol, Dellera (Afterhours), Lino Gitto. Sui loro canali social si vocifera di un primo vero album della band che sarebbe in lavorazone proprio in questo periodo. Nell’attesa di ascoltarlo, e di potervelo presentare anche ai nostri microfoni, riascoltiamo i Digit con Re di picche.
Re di picche – Digit
Con Re di picche dei Digit ci avviamo alla conclusione della nostra playlist di oggi. Per chiudere abbiamo scelto una band “meticcia”, per metà residente a Ferrara e per metà a Ravenna, ma con origini Abruzzesi e Calabresi. Loro sono i Medioceano, fondono sonorità diverse senza mai rinunciare a un impasto genuinamente rock. Con la loro Apologia del Romanticismo vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Magazzini FreeMusic.
Apologia del Romanticismo – Medioceano