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30 Novembre 2016 | Archivio / Magazzini free music

Magazzini FreeMusic

La selezione musicale da Magazzini Sonori

A cura di Magazzini Sonori

Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Magazzini FreeMusic, la selezione musicale dall’archivio di Magazzini Sonori.

Oggi abbiamo in serbo per voi una puntata un po’ speciale. Andremo infatti alla ricerca dei grandi nomi del rock, dei mostri sacri della musica popolare, ma senza uscire dal nostro archivio. Da Michael Jackson ai Beatles fino ai Ramones, in una serie di gustose reinterpretazioni tutte rigorosamente “made in Emilia-Romagna”.

Prendiamo le mosse da Ravenna, dove ci aspettano ben due tappe del nostro mini-tour. Si comincia tornando agli anni Settanta con i Pink Floyd. Nel giugno 2011, infatti, la Rocca Brancaleone di Ravenna ha accolto un concerto davvero speciale. Protagonista della serata era Michele Mari, filologo e cultore di fantascienza, che ha raccontato il mito dei Pink Floyd e di Syd Barret in un resoconto costruito attraverso citazioni e documenti, dal titolo “Rosso Floyd”. Lo affiancavano nomi importanti della scena jazz italiana e internazionale, quali Rita Marcotulli al pianoforte, Andy Sheppard al sax, Michele Rabbia alle percussioni e all’elettronica, solo per citarne alcuni. Dalla registrazione live della serata ascoltiamo la voce di Raiz in questa Shine On You Crazy Diamond.

Shine On You Crazy Diamond (D. Gilmour, R. Waters, R. Wright) – Raiz, Rita Marcotulli

Dopo i Pink Floyd e la loro Shine On You Crazy Diamond, dedicata a Syd Barrett e qui interpretata dalla voce di Raiz, restiamo a Ravenna e facciamo un passo avanti nel tempo. Dagli anni Ottanta, infatti, ci arriva un altro mito della musica mondiale, Michael Jackson. Era il giugno 2013 quando Enrico Rava dedicava all’artista recentemente scomparso una serata dal titolo “We Want Michael”, dove gli strumenti del jazz davano nuova linfa a brani immortali e universalmente noti. Le bellezze nascoste e l’insospettata complessità della musica di Michael Jackson rivivono attraverso nuovi arrangiamenti e la maestria dei giovani interpreti del Parco della Musica Jazz Lab, dove militava anche un nome noto ai nostri ascoltatori, quello di Dan Kinzelman. Ascoltiamo quindi Bad.

Bad (M. Jackson) – Enrico Rava e Parco della Musica Jazz Lab

Dopo Bad, uno dei brani più noti e amati di Michael Jackson, arrangiato da Mauro Ottolini, approdiamo agli anni Novanta con gli U2, e una riscrittura davvero curiosa e singolare che abbiamo scovato fra le pagine della sezione MagazziniVoci. La voce recitante che ascolterete è quella di Alberto Bertoni, accompagnato da Franco D’Aniello al tin whistle e flauto e da Massimo Giuntini al uillean pipe e bouzouki. Vi lasciamo all’ascolto e vi sfidiamo a riconoscere il brano originale.

Capodanno (U2) – Alberto Bertoni

Era, l’avrete capito, New Year’s Eve degli U2, tradotto e interpretato nell’ambito della raccolta “Voci e Suoni d’Irlanda”. Il progetto, realizzato nel 2001 dall’Archivio Sonoro del Teatro Municipale di Reggio Emilia, ha messo in dialogo alcune delle voci poetiche più importanti del Novecento irlandese, ivi compresa quella di Bono Vox. E da Dublino a Liverpool il  passo è relativamente breve. La prossima tappa infatti ci porta proprio nella città dei Fab Four, che anche in questo caso ricevono un trattamento speciale. “Beatles!” è infatti il titolo di uno straordinario concerto che si è tenuto nel maggio 2011 al Teatro Comunale di Modena. Protagonisti della serata erano i Virtuosi Italiani, prestigioso ensemble orchestrale diretto dal M° Aldo Sisillo. Ascoltiamo Eleanor Rigby dalla voce della bravissima Cristina Zavalloni.

Eleanor Rigby (J. Lennon, P. McCartney) – Cristina Zavalloni, Aldo Sisillo, I Virtuosi Italiani

I Beatles, nell’arrangiamento di Raffaele Tiseo e con la splendida voce di Cristina Zavalloni, ci portano verso la conclusione della playlist di questa settimana, tutta dedicata ai grandi nomi della musica rock e pop. Vi lasciamo all’insegna dell’ironia con Johann Sebastian Punk e il loro primo album “More Lovely and More Temperate”, un’enorme presa in giro all’arte, e a ciò che è diventata. Con la loro Yes, I miss the Ramones vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Magazzini FreeMusic.

Yes, I miss the Ramones – Johann Sebastian Punk

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