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19 Gennaio 2015 | Cinema

Meno male è lunedì

Un film documentario di Filippo Vendemmiati

A cura di Enzo Chiarullo

“Il carcere è un non luogo senza tempo. (Leggiamo dalle note di regia)  I giorni non passano e non hanno nome. Credo sia la peggiore condanna cui è sottoposto un detenuto, non solo la negazione di uno spazio libero, ma soprattutto la sottrazione del trascorrere dei giorni…”.

Abbiamo incontrato il regista Filippo Vendemmiati in occasione della “prima” bolognese del suo film “Meno male è lunedì” già presentato e apprezzato ai festival di Roma e di Spoleto.

Il film, ambientato nel carcere Dozza di Bologna, documenta l’esperienza del progetto FID (Fare Impresa in Dozza) dove i detenuti, guidati da esperti operai in pensione realizzano lavorazioni di alta precisione per conto di tre grandi imprese emiliane del settore metalmeccanico.

“I detenuti che lavorano in questa insolita officina all’interno del carcere della Dozza in qualche modo hanno ritrovato un luogo di libertà e un tempo di vita. I giorni della settimana hanno un senso e una cadenza dettata dai turni di lavoro. I gesti e le parole evadono per costruire un mestiere e relazioni umane. Né detenuti, né uomini liberi, solo colleghi e operai che s’incontrano e lavorano accanto, scambiandosi conoscenze, saperi, storie di viti e di vite”.

Il film, ci ha spiegato il regista, è pensato come una commedia brillante girata in un carcere: otto giorni, da lunedì a lunedì, per costruire un grande manufatto per il packaging delle merci. I dialoghi dei protagonisti (scherzosi, tecnici, arrabbiati e intimi) accompagnano la costruzione del manufatto, anzi sono la storia del manufatto e delle mani che lo hanno creato.

www.tomatodocfilm.it
 

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