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1 Febbraio 2012 | Archivio / Attualità

Primo Rapporto regionale sulla Qualità dell’Aria

Generali miglioramenti negli ultimi dieci anni, ma il clima non aiuta

A cura di Barbara Musiani

1 febbraio 2012

Gli inquinanti storici, quali monossido di carbonio e biossido di zolfo non costituiscono più un problema in Emilia-Romagna, ma rimangono persistenti le situazioni di criticità per quanto riguarda l’ozono, il biossido di azoto e le polveri sottili PM10.

Queste ultime, in particolare, pur mostrando una riduzione dei valori medi annuali dal 2001 al 2010, continuano a rappresentare un forte elemento di preoccupazione su tutto il territorio regionale, anche per la persistente situazione meteo climatica e la prolungata assenza di piogge.

E’ quanto emerge dal primo Rapporto regionale sulla qualità dell’aria, presentato a Bologna e riferito a tutto il 2010 e integrato dai dati 2011. L’indagine, promossa e realizzata da Regione e Arpa, illustra l’andamento e le tendenze dei principali inquinanti previsti dalla normativa europea.

Dieci anni di progressivo miglioramento, ma il clima non aiuta, come ci spiega l’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda.

Intervista a Sabrina Freda

Nel tempo quindi un generale miglioramento della qualità dell’aria, ma tra la fine del 2011 e i primi giorni del 2012 la situazione è peggiorata. A che cosa è dovuto? Lo abbiamo chiesto a Stefano Tibaldi, direttore di Arpa

Intervista a Stefano Tibaldi

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