29 agosto 2011
Ciò che accadde nel 1959 non fu figlio del caso, ma la punta di un iceberg che emergeva e che ebbe proprio in quell’anno il suo culmine: si chiude il decennio che ha visto proliferare i figli del be bop, dal cool al west coast, dall’hard bop al soul jazz, e si intravedono i grandi rivolgimenti degli anni Sessanta; in questo momento di cerniera fra due epoche, Mingus, Coltrane, Davis, Brubeck e Coleman calano sul banco i loro rispettivi capolavori. Paul Gauguin disse che l’arte o è plagio o è rivoluzione. Quella volta fu rivoluzione. Naturalmente noi oggi conosciamo anche le delusioni che si sarebbero dovute vivere assai presto, dal muro di Berlino alla crisi della cubana baia dei porci, gli anni di piombo, l’assassinio di Kennedy, ma certo quello del 59 fu un momento tra i più vicini alla serenità, anche per gli artisti. E quest’ultima considerazione ci porta a ricordare come l’anno sia stato particolarmente fertile per la creatività jazzistica.
PLAYLIST
Charles Mingus
John Coltrane
Ornette Coleman
Dave Brubeck
Miles Davis
Bill Evans
Art Pepper
Horace Silver
Cannonball Adderley