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9 Settembre 2009 | Eventi live

Ravenna festival: L’estasi roteante di Rûmî

Poeta mistico dell’amore terreno e divino

A cura di Cinzia Leoni

9 settembre 2009

Evento di punta, appuntamento che più compiutamente incarna e declina il tema proposto per l’edizione 2009 del Ravenna Festival,  la spettacolare produzione di Robert Wilson Rûmî. ln the blink of the eye è la chiave per meglio cogliere l’articolazione del ricco programma.

Lo spettacolo basato su un’idea originale di Wilson e del musicista turco Kudsi Erguner vuole rendere omaggio a Gialâl ad-Dîn Rûmî (1207-1273), il poeta mistico sufi, noto per la cerimonia dei dervisci rotanti, una confraternita fondata dal figlio, Sultan Veled. In scena il regista texano chiama a raccolta musica, canto e movimento per incrociare la tradizionale eredità orientale di Rûmî e la sensibilità occidentale contemporanea. Pur essendo uno spettacolo molto visivo abbiamo comunque pensato di proporvi un assaggio musicale, dove le note si intrecciano coon i testi del poeta.

Nove danzatori danno vita a una performance straordinaria, interagendo con i musicisti di Kudsi Erguner il più grande suonatore di ney (un flauto di canna), uno degli ultimi grandi maestri, vicino alle confraternite sufi dei Dervisci Mevlevi.
“La produzione di Wilson – ci ha raccontato Franco Masotti, uno dei direttori artistici del festival – è un’opportunità che rinnova la memoria della storia della città di Ravenna, legata a Bisanzio, oggi Istanbul, e apre al rapporto con la tradizione e l’espressione mistica dell’islam, avvicina altre religioni, rinforzando il  tema del festival di quest’anno”. Un felice incontro insomma per un’idea di preghiera declinata in modo ecumenico. Rûmî può in qualche modo ricordare nel mondo cristiano una figura come San Francesco.

Di Bob Wilson, considerato una pietra miliare del teatro sperimentale mondiale, è noto il curriculum sterminato, a partire dalla collaborazione con Philip Glass, per la monumentale Einstein on the Beach, che divenne un successo planetario. Il regista texano si serve infatti della massima espressione tecnologica per affacciarsi su un mondo antico e rarefatto. I suoi spettacoli più che visioni sono esperienze totali. Si entra in una dimensione spazio­-temporale diversa da quella imposta dagli orologi. In particolare il movimento roteante dei Dervisci porta a uno stato estatico, un’uscita dal mondo oggi paragonabile all’ingresso in un teatro, luogo dove ancora si celebra un rito.

Ma sentiamo l’intervista al musicista e compositore Kudsi Erguner. Innanzi tutto cominciamo dal titolo di questo spettacolo. ln the blink of the eye…

Intervista a Kudsi Erguner

Ascoltiamo ora Rûmî. ln the blink of the eye


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