19 ottobre 2012
Oltre 10 milioni di euro di risorse a fondo perduto per far ripartire le attività in attesa della sistemazione definitiva e per allestire le aree temporanee delle attività commerciali nelle zone colpite dal terremoto. Lo ha deciso la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna approvando anche la graduatoria.
Degli oltre 10 milioni di euro, 9,2 milioni saranno destinati ai privati e 1,4 agli enti locali e il 50% dei fondi sarà immediatamente trasferito dalla Regione alle Province.
Con questo bando saranno sostenute 776 imprese nelle quattro province del cratere e di allestire 21 “aree temporanee” (già individuate dai Comuni) che consentiranno un’aggregazione dell’offerta con caratteristiche simili a quelle dei centri storici.
Il bando ha stabilito che tutte le imprese saranno finanziate negli importi massimi previsti, ossia l’80% della spesa ammissibile e cioè entro il limite di 15mila euro per progetto.
Delle 645 domande pervenute, la maggior parte provieneda realtà produttive localizzate in provincia di Modena, a seguire la provincia di Ferrara con 52 domande, mentre 47 sono le domande di contributo valutate provenienti dai territori di Bologna e 32 di Reggio Emilia, tutti territori inclusi all’interno del “cratere”.
Albandodi “Sostegno alla localizzazione delle imprese”, finanziatocon risorse Por Fesr (Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale)e pubblicato lo scorso agosto, potevano aderire persone fisiche o giuridiche e i loro consorzi e le associazioni temporanee di piccole e medie imprese che esercitano un’attività economica nei comuni colpiti dal terremoto. Si affianca a questo bando l’ulteriore attività dell’Asse 4 del Programma Fesr volta all’individuazione di aree, anche temporanee, destinate ad attività economiche e di servizio.
Entrambe le misure, “Sostegno alla localizzazione delle imprese” e “Allestimento di aree destinate ad attività economiche e di servizio” sono state realizzate grazie all’intesa, siglata a luglio con i rappresentanti della Commissione europea, che ha portato a formalizzare, in tempi brevissimi, la “riprogrammazione” del Por Fesr 2007-2013 per affrontare, coerentemente con gli obiettivi del Programma, le emergenze del dopo sisma.
Nello specifico, le due nuove attività dell’Asse 4 del Programma sono state messe a punto per contribuire a sostenere i costi degli spostamenti temporanei delle attività, in attesa di poter riaprire le sedi non appena rese agibili, e l’allestimento di aree destinate alle stesse attività economiche. Mentre un’ulteriore attività, “Sostegno agli investimenti delle imprese nell’area colpita dal sisma” (Asse 2), è stata definita con lo scopo di mantenere il livello di competitività del sistema economico, sostenere la ripresa e lo sviluppo delle imprese che operano nell’area.
Tutte le informazioni sul sito Dopo il terremoto.