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19 Maggio 2014 | Archivio / Attualità

Terremoto. Ricostruzione anno I°

Il bilancio a due anni dal sisma

A cura di Piera Raimondi Cominesi

Proprio due anni fa, il 20 maggio 2012,  la prima scossa, seguita pochi giorni dopo, il 29 maggio da una seconda ancora devastante: 28 i morti, 45 mila le persone coinvolte, 58 i comuniinteressati in un’area dove si produce il 2% del Pil nazionale. Oggi il sistema è ripartito: sono stati messi in campo oltre 4 miliardi per l’emergenza, l’avvio della ricostruzione e il rilancio dell’economia con tempi e costi che sono quelli previsti sin dall’inizio. A tracciare un primo bilancio, ma già guardando agli obiettivi ancora da realizzare, è stato venerdì in Regione, il Commissario delegato per la ricostruzione, Vasco Errani:

intervista al Commissario delegato per la ricostruzione, Vasco Errani

Subito dopo l’evento sismico ci si è trovati ad affrontare l’emergenza abitativa, sanitaria e scolastica, a mettere in sicurezza gli edifici pericolanti, togliere le macerie, censire le situazioni in un vuoto normativo che ha imposto una rapida e complessa ricostruzione di norme primarie per lavorare con efficacia, guardando oltre che all’immediato anche al lungo periodo e nel rispetto pieno delle regole.  Solo nel febbraio 2013 è arrivato il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che riconosceva il 100% del danno.

Possiamo considerare questa dunque la data di inizio della ricostruzione vera e propria, a partire da un situazione con numeri impressionanti: dopo le due scosse principali erano 19 mila famiglie che avevano dovuto abbandonare le proprie abitazioni; 14 mila edifici residenziali danneggiati; 13 mila attività economiche danneggiate e 1.500 edifici pubblici e strutture socio-sanitarie lesionati, oltre 40 mila i lavoratori costretti alla cassa integrazione.
Oggi 7 famiglie su 10 sono rientrate a casa, i servizi scolasti e sanitari, le opere idrauliche sono stati riattivati in condizioni migliorative rispetto a prima, così come le imprese che sono tutte  sono rimaste sul territorio, comprese le multinazionali, hanno avviato ristrutturazioni e processi di innovazione tecnologica.

Tutto il percorso fatto finora, ed è questa la sua cifra eccezionale,  è stato il frutto di decisioni assembleari e condivise con 110 enti pubblici e con il coinvolgimento di 2.400 professionisti intervenuti nella costruzione, nonché di 1600 imprese esecutrici di lavori. Nel rispetto delle regole e della legalità.

Ancora c’è da fare, ma siamo a buon punto.  Un augurio sull’esito di questa ricostruzione, che è anche ricostruzione di reti sociali e umane, lo fa il presidente Errani:

intervista al Commissario delegato per la ricostruzione, Vasco Errani

Brano corrente

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