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1 Marzo 2014 | Archivio / Magazzini free music

Un po’ di… musica

da Magazzini Sonori

A cura di Magazzini Sonori

I marzo 2014

Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna, bentornati all’ascolto di Un po’ di… musica, la selezione musicale settimanale dall’archivio di Magazzini Sonori.

Oggi si balla al ritmo delle percussioni, che attraversano il nostro archivio dal folk, al jazz fino alle sperimentazioni contemporanee. Come al solito, ci facciamo aiutare in questa esplorazione dall’energia dei nostri artisti emiliano-romagnoli.

Si comincia con il jazz profondamente contaminato, proposto dal sestetto del trombettista Fabrizio Bosso, anche autore del brano. Con lui sul palco della rassegna Crossroads, nell’ormai lontano 2009, c’erano Natalio Mangalavite al pianoforte, Javier Girotto al sax, Luca Bulgarelli al basso elettrico, e poi i protagonisti di questo brano Bruno Marcozzi alle percussioni e Lorenzo Tucci alla batteria. A voi African Friends.

African Friends – Fabrizio Bosso

E non poteva mancare un riferimento all’Africa e alle sue ritmiche trascinanti in una puntata tutta dedicata alla potenza delle percussioni nella musica. Dopo African Friends di Fabrizio Bosso, ci allontaniamo dall’Equatore per tornare ad attraversare il Mediterraneo. Nella Puglia del passato, il tamburello era uno strumento di guarigione quasi sciamanica: danzando sui suoi ritmi forsennati ci si liberava infatti dalla possessione del morso della tarantola. Nasce così la pizzica, uno dei balli salentini oggi più conosciuti in tutta Italia. Dal repertorio del collettivo Cantodiscanto, ascoltiamo la loro versione della Pizzica di San Vito.

Pizzica di San Vito – Cantodiscanto

Dopo la Pizzica di San Vito, nell’esecuzione dei Cantodiscanto, accompagnati in questo caso anche dal cantante arabo Faisal Taher, andiamo a Budrio, in provincia di Bologna, dove scopriamo i Tambu(d)ri, gruppo di sole percussioni formatosi nel 2011 per mano di Diego Occhiali, Tommaso Sassatelli e Dario Viviani. Dopo un’intensa attività live, i Tambu(d)ri hanno recentemente pubblicato il loro primo album autoprodotto, che coniuga sonorità pop-rock, afro e latino-americane, il tutto utilizzando esclusivamente strumenti a percussione. Dal loro cd ascoltiamo MaiQuo.

MaiQuo – Tambu(d)ri

Dopo MaiQuo e le percussioni dal mondo dei Tambu(d)ri, ci concediamo un tuffo nell’elettronica dei The Crazy Crazy World of Mr. Rubik. Dal loro ultimo cd “Urna elettorale” ascoltiamo Pabababè.

Pabababè – The Crazy Crazy World of Mr. Rubik

Con Pabababè dei The Crazy Crazy World of Mr. Rubik ci avviciniamo alla conclusione della playlist di questa settimana. Terminiamo con un’incursione nella musica colta: dal Bologna Festival ascolteremo infatti il Face Quartet, un gruppo di giovani esecutori costituito da due pianoforti e percussioni. Nel loro repertorio la Sonata di Béla Bartók scritta per il loro insolito organico. Con il terzo movimento “allegro non troppo” vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla prossima puntata di Un po’ di… musica da Magazzini Sonori.

Sonata per due pianoforti e percussioni: III. Allegro non troppo (B. Bartók) – Face Quartet

Brano corrente

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