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15 Marzo 2013 | Archivio / Economia

Accordo per la banda larga in Emilia-Romagna

Nuove reti per il superamento definitivo del digital divide

A cura di Cinzia Leoni

15 marzo 2013

Più facilità nell’accesso al web. Entro la fine del 2013, nelle zone appenniniche, ma anche nelle aree di città come Ravenna, e altre più vicine al fiume Po, si concentreranno gli sforzi per il superamento definitivo del digital divide in Emilia-Romagna, attraverso la realizzazione di nuove fibre, la costruzione di una “Dorsale sud radio” a banda ultralarga e contributi a progetti di operatori pubblici di telecomunicazioni per abilitare la diffusione di servizi a banda larga.

E’ quanto è previsto, in sintesi, dall’Accordo di programma per lo sviluppo della banda larga siglato da Regione e Ministero dello sviluppo economico (Mise) e presentato da Alfredo Peri, assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali, e Roberto Sambuco, capo Dipartimento per le comunicazioni del  Ministero.

Per l’assessore Alfredo Peri, l’accordo “consentirà di arrivare al completamento del divario digitale, garantendo ai cittadini e alle imprese il diritto all’accesso alle infrastrutture di rete e alla connettività”.

Il nuovo accordo con il Ministero dello sviluppo economico prevede ulteriori investimenti per superare definitivamente il digital divide, abilitando i territori con infrastrutture capaci di seguire i trend e le esigenze di mercato. 150 milioni di euro sono le risorse stanziate complessivamente per il Piano nazionale banda larga mentre  per quanto riguarda il territorio dell’Emilia-Romagna è previsto un investimento da 46 milioni di euro, di cui 25 milioni dal Ministero e 21 milioni dalla Regione. Per il Ministero il soggetto attuatore è Infratel, perla Regioneè Lepida SpA, che lavorano da tempo a stretto contatto. In particolare  le risorse ministero consentiranno di realizzare infrastrutture in fibra ottica per 16 milioni, e quindi di coprire 83 aree con 87.000 utenti, e di fornire contributi a progetti di operatori pubblici di telecomunicazioni per abilitare la diffusione di servizi a banda larga per 9 milioni di euro (127 aree con 63.000 utenti).

I 21 milioni della Regione consentiranno di lavorare prioritariamente nelle zone montane, di creare infrastrutture in fibra ottica per 8 milioni (e dunque 40 aree con 15.000 utenti) e infrastrutture radio attraverso una dorsale a banda ultralarga collocata nell’area più a sud del territorio regionale  per 3 milioni  di euro (pari a 120 aree con 100.000 utenti).

La Regionefornirà anche contributi a progetti di operatori pubblici di telecomunicazioni per abilitare la diffusione di servizi a banda larga per 10 milioni (pari a 173 aree con 84.000 utenti). Gli interventi realizzati da Ministero e Regione si stima possano arrivare a coinvolgere quasi 350mila utenti emiliano-romagnoli. 

Attraverso Lepida Spa, società in-house della Regione e di altri 411 enti del territorio, è stato definito un piano di azione, tecnologicamente neutrale, per l’azzeramento del digital divide entro il 2013. Un obiettivo a cui Lepida lavora da tempo, tant’è che sino a oggi sono già state realizzate opere per 27,6 milioni di euro per colmare il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso. Negli ultimi quattro anni, 20 milioni sono stati destinati alle fibre ottiche, finanziate dalla Regione (per 5 milioni) e dal Mise (per 15 milioni). I rimanenti 7,6 milioni sono stati impiegati per infrastrutture radio in banda non licenziata finanziata da Regione, enti locali e multiservizi.

 

Approfondimenti:
Video intervista Peri: “Azzerato il divario digitale”
Portale digitale 

Ministero dello sviluppo economico

http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/un-accordo-per-la-banda-larga-in-emilia-romagna

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