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25 Aprile 2008 | Archivio / Economia

L’attrazione di investimenti dall’estero in Emilia-Romagna

A cura di Cinzia Leoni

25 aprile 2008

Con la puntata di oggi vi parliamo dell’attrazione di investimenti esteri in Emilia-Romagna, cercando di fornirvi un quadro generale della situazione. Attraverso l’analisi dei dati più recenti, è possibile infatti capire quanto incidono gli operatori stranieri nell’economia regionale, da quali paesi provengono principalmente, in quali settori produttivi si concentrano e cosa li spinge a scegliere la nostra regione.

Secondo la banca dati Reprint aggiornata al 2006, sono 577 le imprese con partecipazioni estere in Emilia-Romagna, con un fatturato complessivo che supera i 19mila milioni di euro e con quasi 50mila addetti. Le modalità di investimento scelte possono essere differenti: se alcuni investitori esteri preferiscono aprire nuove imprese, è frequente la partecipazione a imprese già esistenti sul territorio.

Quasi i due terzi degli investimenti esteri provengono dall’area dell’Unione Europea, con un ruolo di rilievo della Germania e della Francia. Ma il territorio regionale risulta attrattivo anche oltreoceano:  infatti è dal Nord America che proviene quasi un terzo delle imprese estere che investono in regione. Tra le aree di provenienza di minore rilevanza, ma comunque significative, ci sono gli altri paesi europei che non sono parte dell’UE e l’Asia Orientale.

 

E’ interessante notare che le principali aree di provenienza degli investimenti tendono a coincidere con quelle in cui le imprese emiliano-romagnole vanno maggiormente ad investire. La presenza di imprese estere sul territorio è quindi indice di un’economia internazionalizzata anche e soprattutto in uscita, e  riguarda spesso i settori maggiormente competitivi.

 

A proposito di settori, è nell’industria manifatturiera e nel commercio all’ingrosso che si concentra buona parte degli investimenti provenienti dall’estero. All’interno del manifatturiero risulta particolarmente attrattivo il settore della meccanica, ma la presenza di investimenti esteri riguarda tutte le principali filiere produttive presenti in regione e in particolare le aree con un alto livello di innovazione.

 

I motivi che portano gli operatori esteri ad investire in Emilia-Romagna sono molteplici: la presenza di un sistema produttivo competitivo a livello internazionale con forti specializzazioni settoriali, un contesto sociale e infrastrutturale che risponde alle principali esigenze dell’investitore, la disponibilità di servizi alle imprese rapidi ed efficienti, una posizione strategica nell’area europea, e molto altro ancora. Essendo una delle regioni in Europa con più alto reddito pro-capite, l’Emilia-Romagna rappresenta inoltre un mercato di grande interessante per gli investitori stranieri.

Intervista a Daniele Almi, Presidente di Ervet

 

Parlando della nostra economia in generale qual è il polso della situazione. Come sta andando?

Com’è la situazione degli investimenti esteri rispetto agli anni precedenti.

Si tratta di investimenti di multinazionali o di medie e piccole industrie più simili al nostro tessuto produttivo? Ci fa qualche esempio?

La presenza di investimenti esteri riguarda tutte le principali filiere produttive presenti in regione e in particolare le aree con un alto livello di innovazione: quali sono?

Che politiche adotta la regione per favorire gli investimenti sul territorio. Ci sono sportelli di informazione per le imprese all’estero?
 

Per ulteriori informazioni www.investinemiliaromagna.it

 

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