Conclusa la due giorni dell’innovazione Research to Business
Oltre 250 presenti, 40 workshop, 9 mila mq di aree espositive, oltre 4.000 visitatori (+40% rispetto al 2010) e più di 5.300 registrazioni on line di cui il 60% imprenditori e manager e il 40% operatori del settore Ict. Con questi numeri si è concluso Research to Business il più importante appuntamento fieristico dedicato alla ricerca industriale e al trasferimento tecnologico. Una formula collaudata, quella cioè di far incontrare domanda e offerta di innovazione in una due giorni di eventi, incontri, dibattiti con l’obiettivo di creare nuove e concrete opportunità di business. Protagonisti ancora una volta sono stati i ricercatori e le loro “invenzioni”, vero motore dello sviluppo futuro. Un posto d’onore anche per la Rete ad Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, che tra il 2010 e il 2011 ha visto materializzarsi il progetto tecnopoli, il grande network per la connessione tra università, enti di ricerca e imprese che, a regime, vedrà ben 1.600 ricercatori al lavoro in dieci città della regione. Sono state anche avviate potenziali partnership internazionali, come ad esempio attraverso l’iniziativa Innovat&Match, con un “faccia a faccia” tra ricerca e impresa che vedrà la partecipazione di centri di ricerca anche da Olanda, Francia, Spagna, per oltre 100 incontri “one to one” funzionali allo sviluppo di futuri accordi di collaborazione.
Ma sentiamo il commento dall’assessore alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli
Dichiarazione assessore Muzzarelli
Un bilancio positivo quindi assessore ma concretamente come interviene la regione
Dichiarazione assessore Muzzarelli
Research to Business è quindi una vetrina di primordine, che sottolinea il ruolo attivo dell’Emilia-Romagna nell’ambito dell’innovazione e della ricerca.
