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30 Ottobre 2009 | Archivio / Economia

Dipendenti e imprenditori

Più di 300mila i lavoratori stranieri in Emilia-Romagna iscritti all’Inail

A cura di Chiara Vergano e Claudia Graziani

29 ottobre 2009

Produttori, contribuenti e consumatori. Parliamo dei lavoratori stranieri in Emilia-Romagna, regione dove l’immigrazione è una realtà sempre più stabile e diffusa. Sono i dati a dirlo: oltre 420mila i residenti, che significa il 9,7% della popolazione complessiva, più di 300mila iscritti nel corso del 2008 alla banca dati Inail. I settori dove trovano impiego prevalentemente gli stranieri sono l’industria, le costruzioni, l’alberghiero, i servizi alle imprese e l’agricoltura. Complessivamente, si stima che i lavoratori stranieri abbiano versato nel 2007 oltre 273 milioni di euro di contributi previdenziali e più di 365 milioni di euro di gettito fiscale. Un apporto fondamentale in termini di risorse pubbliche. Ne parla Andrea Stuppini, dell’assessorato alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna.

Intervista Andrea Stuppini

Sin dagli inizi degli anni ‘90 i lavori svolti in Emilia-Romagna dagli immigrati sono risultati indispensabili sia allo sviluppo del sistema produttivo e dei servizi (soprattutto nel manifatturiero, con operai generici e specializzati, e nelle attività domestiche e di cura, con le cosiddette “badanti”), sia in settori come l’agricoltura e l’edilizia. Ma non ci sono solo “dipendenti” o “subalterni”. Secondo i dati elaborati dalla Cna, che ha attivato sportelli in tutta la regione per orientare, consigliare e accompagnare gli stranieri nell’avvio sia di un’impresa che di un lavoro autonomo, a maggio 2009 in Emilia-Romagna risultano 22.360 imprese con titolare straniero. Circa il 12% del totale nazionale.
Tra di loro c’è anche Afrim Gyoci. Le sue radici sono in Albania, ma vive a Parma ormai da 15 anni. Da dipendente è diventato titolare di un’impresa edile.

Intervista Afrim Gyoci

Abel Kone, originario della Costa d’Avorio, 34 anni, è in Italia da undici. Ha un’impresa metalmeccanica a Forlì, con sette dipendenti. La sua è una storia lunga: da Palermo, prima città italiana dove è arrivato, dove ha lavorato come parcheggiatore, ha fatto il corso per imparare la nuova lingua e preso la licenza media, Abel ha cercato un posto che gli potesse davvero offrire una professionalità. Ascoltiamolo.

Intervista Abel Kone

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