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28 Giugno 2013 | Mostre

Da Parigi a Bologna il Grand Théâtre Morieux

Ovvero il cinema prima della nascita dei cinema

A cura di Carlo Tovoli

28 giugno 2013

“Venghino, signori venghino!”: forse era un’esclamazione un po’ sgrammaticata simile a questa, ma in lingua francese e con accento belga, ad introdurre gli spettatori nel leggendario Grand Théâtre Mécanique, Pittoresque et Maritime Morieux de Paris, gestito dal 1885 al 1930 dalla famiglia belga Van de Voorde.
Una storia affascinante che ci riporta agli albori della proiezione cinematografica, quando il programma teatrale si chiudeva con uno spettacolo prima di lanterna magica e poi, col Novecento, con le cosiddette “immagini in movimento”.

Ma cosa mostrava al suo pubblico il Teatro ambulante Morieux nel suo girovagare di villaggio in villaggio nelle feste paesane del Nord della Francia e del Belgio? Ce lo raccontano i coloratissimi manifesti di inizio Novecento che pubblicizzano i primi brevi film realizzati in Francia dai due colossi della produzione dell’epoca, Pathé e Gaumont, e che fino al 31 agosto sono esposti a Bologna in Salaborsa, in una mostra curata da di Mariann Lewinsky. Si tratta di trenta manifesti appartenuti proprio all’artista ambulante belga Léon Van De Voorde, che acquistò l’attività direttamente da Monsieur Morieux, fondatore del teatro, nel 1888 o1889. In quel periodo il Teatro Morieux era un sofisticato teatro meccanico ambulante nel quale comparivano marionette che prendevano vita sullo sfondo di panorami mobili. Fula famiglia Van der Voorde a decidere che le tre ore di spettacolo previste dovevano includere sempre, in chiusura, le immagini in movimento. Fu quindi acquistato un Chrono ABR, il proiettore Pathè più diffuso (siamo nel 1906) e da quel momento i manifesti Morieux annunciarono sempre il loro “Cinématographe Géant”. Van De Voorde divenne da allora un buon cliente Pathé (comprò anche film Gaumont , anche se in numero inferiore), alternando fino alla fine degli anni Venti il cinema allo spettacolo dal vivo, fedele fino all’ultimo alla tradizione del teatro animato Morieux.

E’ stato il caso, o la fortuna, a permettere il ritrovamento del ricco “Fondo Morieux”, appartenente oggi in gran parte alle collezioni della Fondation Pathé e del Musée Gaumont. Nel 2006 nella sede della Gaumont Pathé Archives si avvera infatti il sogno di ogni conservatore: la semplice mail di un cittadino belga annuncia che la pulizia di un vecchio magazzino aveva riportato alla luce, sotto quindici centimetri di polvere, un centinaio di film prodotti tra il 1902 e 1909, molti dei quali in copie uniche, alcuni proiettori in scatole di legno originali e circa cento manifesti in buono stato di conservazione. Le analisi eseguite dimostrarono che era tutto materiale appartenuto al Teatro Morieux. Un ritrovamento miracoloso che arriva finalmente a Bologna dove, insieme  alle coloratissime affiche d’epoca, ci sono gli elementi originali, mai esposti prima, di una facciata del Teatro ambulante, conservati insieme ai diorama e a migliaia di marionette meccaniche al Musée des Arts Forain a Parigi.

E il 2 e 3 luglio in piazzetta Pasolini, dove si affaccia il Cinema Lumière, nell’ambito del Festival “Il Cinema Ritrovato”, si potranno ammirare alcune di queste pellicole, così come le avrebbero viste gli spettatori dell’epoca, grazie alla proiezione con una lampada ad arco al carbonio, utilizzata nei proiettori cinematografici fino al 1956, anno di introduzione delle lampade allo xeno.
Nella città del Cinema ritrovato rivive così l’infanzia del cinema, avvolta nelle storie fantastiche della Belle Epoque.

Il cinema ambulante ritrovato. Tesori dal Fondo Morieux
Bologna, Sala Borsa (Piazza Nettuno, 3)
18 giugno-31 agosto
Orari:
dal 18 giugno al 31 luglio, martedì-venerdì, ore 10-20; sabato, ore 10-19
dal 1° al 31 agosto, ore 15-20
chiusura estiva dal 12 al 16 agosto
Ingresso libero

Brano corrente

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