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3 Febbraio 2009 | Mostre

Asian Dub Photography

In mostra a Modena 80 tra immagini e video di artisti dell’Estremo Oriente

A cura di Marina Leonardi

3 febbraio 2009

Le mura e i pavimenti color lacca cinese, accolgono lo spettatore, lo seducono con la loro  penombra vellutata mentre una melodia orientale indica il cammino. Comincia così la visita alla mostra Asian Dub Photography, promossa dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena e curata da Filippo Maggia che propone oltre 80 opere, tra fotografie, film, video e installazioni, di 21 fra i più importanti artisti contemporanei asiatici. Le immagini appartengono alla nuova Collezione internazionale di fotografia contemporanea che la Fondazione modenese sta realizzando; in esposizione, le prime acquisizioni effettuate tra il 2007 e il 2008, tutte relative all’area geografica dell’Estremo oriente e del Sud Est asiatico.

Asian Dub Photography, che sarà allestita fino al primo marzo al Foro Boario di Modena,  è una mostra difficile ma profondamente affascinante.
L’Oriente è forse quanto di più lontano da noi esista in campo culturale e la fotografia e i video qui non sono solo un mero strumento di lettura del reale ma, più spesso, raffinati strumenti artistici e di elaborazione concettuale.
Le immagini in mostra sono molto diverse tra loro, provengono da paesi diversi, Giappone, Cina, Corea del Sud, Malesia, Taiwan e propongono artisti di generazioni diverse. Tra questi autori, il geniale e dissacrante Nobuyoshi Araki, conosciuto per le sue immagini provocatorie sempre a cavallo tra eros e thanatos. Il visitatore qui resterà incantato davanti a Flowers, otto immagini che ritraggono meravigliosi bouquet, fiori carnosi nel loro massimo splendore, quello splendore che precede la decadenza.

Altre immagini che resteranno nella memoria per la loro bellezza sono i ciliegi in fiore di Risaku Suzuki, lo splendido affresco dai chiaroscuri caravaggeschi dal titolo “ Geisha” di Miwa Yahangi, i bianco e neri geometrici di Maiko Haruki, i reportage di Moriyama e Miyamoto, le curiose immagini dei diorama di Hiroshi Sugimoto, le sequenze di Naoya Hatakeyama, le immagini di Yeondoo Jung.
La mostra allestita al Foro Boario propone diversi video molto interessanti: dall’ironica parodia di Hitler che fa l’eco al Grande dittatore di Chaplin, del giapponese Yasumasa Morimura allo sguardo del poliedrico Ai Weiwei che nel lungo video Chang’ an Boulevard ricompone il quadro d’insieme della città di Pechino, al bel racconto nella splendida natura cinese di Yang Fudong. La mostra offre infatti un’ampia panoramica sull’effervescente e dinamico scenario cinese, le opere in mostra rimandano la visione d’insieme di una società sottoposta a rapidissime trasformazioni economiche e sociali, tanto radicali da rendere conflittuale il rapporto tra tradizione e innovazione e tanto profonde da mettere in discussione l’identità stessa dei singoli individui.

A completare il quadro di quest’area asiatica, la collezione propone opere fotografiche e video di artisti provenienti dalla Corea del Sud, una terra assai prolifica per tutto ciò che riguarda l’ immagine, basti pensare al successo di  registi come il grande Kim Ki-duk e poi ancora da Malesia e Taiwan.

E per saperne di più abbiamo con noi Filippo Maggia, curatore della mostra:

Maggia buon giorno, possiamo partire dal titolo? Può spiegare ai nostri ascoltatori cosa si intende per Asian Dub Photography?

Immagino che non sia stato facile, scegliere solamente una ventina, dei tanti artisti che operano in Estremo Oriente un’area oggi molto vivace e dove si sono sempre coltivate le arti con grande passione. Come ha operato la sua scelta? E alla fine che fisionomia ha assunto la mostra?

Il lavoro di costruzione di una Collezione internazionale di fotografia come quella che sta realizzando la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena è un’operazione interessante ma immagino anche abbastanza complessa, ci può raccontare come state procedendo e sarebbe anche interessante sapere se esistono altre collezioni del genere in Italia o se questa  diventerà un riferimento per la fotografia contemporanea.

Grazie per la sua disponibilità e buon lavoro.

Per informazioni: http://www.fondazione-crmo.it/

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