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21 Giugno 2011 | Cinema

Biografilm 2011, da Correggio a Bologna

I testi di Tondelli e l’esperienza della Traumfabrik di Bologna, ovvero la fine degli anni ’70

A cura di Enzo Chiarullo

22 giugno 2011

La settima edizione del Biografilm Festival, l’appuntamento bolognese con le produzioni audiovisive internazionali dedicate alle “storie di vita”, ha chiuso il 20 giugno con un bilancio positivo per quanto riguarda i numeri e il gradimento del pubblico. 

In tempo di crisi e di risorse limitate l’aver giocato la carta delle sinergie ha consentito di rilanciare la manifestazione e di offrire alla città il contesto ideale entro cui inaugurare alcuni spazi urbani che saranno, d’ora in avanti, protagonisti dell’estate bolognese.

Il contesto della Manifattura delle Arti (con il Museo di Arte Moderna e la Cineteca Comunale) era il cuore pulsante del festival: proiezioni, incontri con gli addetti ai lavori (oltre 200 appuntamenti!), presentazioni di libri, spazio espositivo ma anche apprezzato spazio di aggregazione dove mangiare, bere, fare la spesa, incontrare gli amici ecc. Biografico e Biologico hanno trovato per una decina di giorni una sintesi ideale nel prefisso BIO che caratterizzava le proiezioni (biopic), i prodotti enogastronomici serviti al pubblico del festival, e l’attenzione all’ambiente ricordata e ribadita da alcuni ospiti del festival, da alcuni film in programma e dal referendum nazionale su acqua ed energia nucleare che ha chiamato alle urne milioni di italiani proprio nei primi giorni del festival.  

Tanti film dunque ma anche ospiti, musica, teatro, libri, prodotti tipici, passerelle mondane e bomboloni a mezzanotte, per un festival decisamente multidisciplinare che ha cambiato volto negli anni, aprendosi alla città e catalizzando risorse e sostegno dalle istituzioni e dai privati.  La scommessa futura riguarda la dimensione internazionale (ovvero far conoscere ancora di più questa creatura e, di riflesso, tutta Bologna con le sue specialità) e un supplemento di attenzione alle associazioni di categoria per sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal Biografilm e le competenze specifiche consolidate nel tempo dalla squadra di appassionati organizzatori.

Interviste

Per quanto riguarda gli ospiti e gli eventi che hanno caratterizzato questa edizione (dedicata soprattutto al tema degli anni ’80) rimandiamo al sito web www.biografilm.it e alle altre rubriche dedicate al festival su Radio Emilia-Romagna, mentre nelle interviste che seguono ci concentriamo su 2 produzioni che hanno un forte legame con il territorio emiliano romagnolo e che raccontano luoghi, persone e un contesto socio-culturale estremamente influente per quelli che saranno gli anni ’80 a Bologna e dintorni.

In occasione delle anteprime ufficiali abbiamo visto il documentario di Enza Negroni “Lo chiamavamo Vicky” (un raffinato ritratto di Pier Vittorio Tondelli nel periodo precedente alla pubblicazione di “Altri libertini”) e “Traumfabrik: via Clavature 20” (di Emanuele Angiuli) sulle vicende di un gruppo di creativi che nella loro casa occupata hanno inconsapevolmente connotato uno stile e un approccio all’espressione artistica tipicamente bolognesi esportati durante gli anni ’80 dal gruppo musicale Gaznevada, dalle illustrazioni di Andrea Pazienza e Filippo Scozzari, dalle prime esperienze di video-arte, dalle fanzine dei centri sociali, dall’esperienza editoriale di Frigidaire ecc.

Con Enza Negroni,  Fulvio Panzeri (curatore dell’opera tondelliana) e con Viller Masoni (responsabile del centro di documentazione su Tondelli) entriamo nel merito dell’opera di Tondelli e del suo legame con il territorio riproposta nel documentario. Con Emanuele Angiuli, Filippo Scozzari e altri ospiti torniamo invece alla fine degli anni ’70 nella casa occupata di via Clavature per capire il fermento creativo di quel momento, i legami con la politica, il rapporto con la droga, e quanto i deliri della Traumfabrik siano stati determinanti per lo sviluppo di una via bolognese all’underground.

Al curatore artistico  e ideatore del festival Andrea Romeo lasciamo invece il compito (con le battute introduttive) di delineare i connotati del Biografilm e un cenno sui futuri sviluppi della manifestazione.

Brano corrente

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