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18 Gennaio 2011 | Mostre

Caravaggio e altri pittori del Seicento a Castel Sismondo

A Rimini 15 capolavori dal Wadsworth Atheneum di Hartford

A cura di Piera Raimondi

18 gennaio 2011

Sono appena stati celebrati i 400 anni dalla morte di Caravaggio e proprio in omaggio a questa ricorrenza, Rimini ospita, fino al 27 marzo, Caravaggio e altri pittori del Seicento. Capolavori dal Wadsworth Atheneum di Hartford. La mostra, curata da Marco Goldin e Eric M. Zafran propone 15 opere provenienti dal più antico museo americano.

Il Wadsworth Atheneum, ancora oggi uno dei più importanti musei statunitensi, vanta una collezione che spazia dai maestri dell’arte europea del Seicento e del Settecento a una fondamentale sezione impressionista, raccoglie molta arte americana dell’Ottocento e una sezione dedicata alla pittura del XX secolo, che parte da Matisse, Picasso e Klee, tocca in modo ampio il Surrealismo di Magritte, Dalí e Ernst giungendo fino a Pollock e Rothko.

La selezione di opere in mostra a Castel Sismondo propone, da questo nucleo così importante, 15 capolavori di grandi dimensioni, naturalmente a partire da L’estasi di San Francesco di Caravaggio, cuore di questa esposizione, inviato al museo americano nel 1940 da un collezionista.

L’estasi di San Francesco, dipinto attorno al 1594,  è un quadro importante, uno dei primi del periodo romano del grande lombardo.
È nel 1592 infatti che, appena ventunenne, Caravaggio si trasferisce a Roma, dove frequenta per alcuni mesi la bottega del Cavalier d’Arpino, fino al ricovero per malattia all’Ospedale della Consolazione. Ma il destino sta preparando per il giovane artista un incontro importante. Grazie all’amico pittore Prospero Orsi, Caravaggio nel 1595 conosce il cardinal Francesco Maria Del Monte, grandissimo uomo di cultura ed appassionato d’arte che, incantato dalla sua pittura, acquista alcuni suoi quadri, tra cui il nostro dipinto, primissimo soggetto religioso di Merisi dipinto attorno al 1594.

Si tratta inoltre della prima composizione di Caravaggio impostata su più figure, ed è il suo primo esperimento di ambientazione paesaggistica e uno dei primi esempi in cui l’artista utilizza la luce sia in senso letterale, per illuminare la scena, sia in senso figurativo, come metafora della presenza divina. Ogni aspetto di quest’opera è eccezionale e innovativo. Il modo in cui l’artista interpreta l’estasi che accompagna la morte metaforica di Francesco e la sua rinascita spirituale nell’immagine di Cristo è alquanto insolita per l’assenza del serafino celeste, per la posa del santo non inginocchiato in preghiera bensì riverso e accolto tra le braccia dell’angelo fanciullo. Caravaggio racconta l’evento come un fatto intimamente privato, con dettagli realistici, un uso drammatico della luce e un’intepretazione psicologica e narrativa. Attraverso gli occhi socchiusi Francesco vede qualcosa che a noi è dato solo intuire e il miracolo è raccontato dalla cascata di luce che inonda il santo e le sue ferite.

Attorno a questo dipinto capitale, la mostra si compone di opere insigni di autori che da Caravaggio hanno tratto esempio; Cigoli, Morazzone, Gentileschi, Strozzi, Saraceni in Italia. Quindi in ambito spagnolo Zurbarán, con una delle sue opere più riconosciute, il San Serafione del 1628, un quadro affascinante che rivela l’intimo collegamento, esistente nell’arte spagnola del XVII secolo, tra scultura e pittura.

E poi Ribera, con il suo Il senso del gusto, che rivela un evidente legame con il naturalismo e il chiaroscuro del Caravaggio. Quindi, Le Sueur in Francia e la Scuola fiamminga e olandese con Van Dyck e Hals, il più importante ritrattista del tempo.

La mostra è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, da Linea d’ombra e dal Gruppo Euromobil.

 

Caravaggio e altri pittori del Seicento a Castel Sismondo.

A Rimini 15 capolavori dal Wadsworth Atheneum di Hartford

 

23 ottobre 2010- 27 marzo 2011

Castel Sismondo

Piazza Malatesta

47900 Rimini

 

ORARI

da lunedì a venerdì: ore 9 – 19

Sabato e domenica: ore 9 – 20

 

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI

Tel. +39 0422 429999

biglietto@lineadombra.it

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