25 gennaio 2011
Pierpaolo Calzolari, tra i più sensibili rappresentanti dell’Arte Povera attivo dalla metà degli anni Sessanta, torna nella sua città natale, dove inizia il suo percorso d’artista allo Studio Bentivoglio.
Che ne è del sogno è il titolo dell’evento curato da Pier Giovanni Castagnoli – un’articolata esposizione che esplora diversi ambiti ed espressioni, ma anche periodi, del lavoro di Calzolari – inaugurato sabato nelle tre sedi, Mambo, Museo Morandi e Galleria de’ Foscherari.
Al Mambo, fino al 27 marzo, si proietteranno opere video degli anni Settanta testimonianza dell’attenzione dell’artista per azioni performative che traggono spunti ed elementi dai linguaggi di teatro, danza, musica, cinema, architettura e letteratura.
Nella Sala Ottagonale del Museo Morandi, fino al 13 febbraio, è ospitata Senza Titolo 2010, un’opera di grandi dimensioni, creata da Calzolari in occasione di questa mostra.
Alla Galleria de’ Foscherari infine, potrete vedere fino al 27 febbraio, dieci importanti opere prodotte tra il 1976 e il 2010. E’ infatti negli anni Settanta che Calzolari comprende, fra i primi, che la ventata neo-avanguardistica si è conclusa e, ripartendo dai materiali, dagli elementi fisici dà vita a una sua peculiare poetica che è stata definita, con un ossimoro, “spiritualismo materialistico”.
La raffinata tavolozza di Pierpaolo Calzolari è fatta di piombo, fuoco, barchette di carta combusta, sale, una noce, strutture ghiaccianti, gas, tubo fluorescente azzurro, pesci – nello specifico carpe kai -, luce, motore frigorifero, ancora sale combusto, tempera grassa al latte, acqua gelata, petali, palloncini, oro in foglie, feltro combusto, foglie di tabacco, maiolica, suoni, ferro arrugginito, rete metallica. Ombra. E potremmo continuare ancora.
A partire da questi materiali, dalle loro frequenze, ma soprattutto dalla loro combinazione alchemica Calzolari crea forme in continua mutazione. Salinizzazioni, combustioni, brinazioni, evaporazioni, liquefazioni vivono in installazioni nelle quali la pittura assume ruolo significativo. Si tratta spesso di superfici a parete (teli, telai, cartoni, fogli metallici) di solito monocrome – dove possiamo contemplare il bianco del sale, del latte, dell’uovo, della brina, del ghiaccio, il nero del carbone, il nero fumo, il nero del sale combusto, l’oro – unite a tavoli, mensole, sedie, legni, strutture metalliche, in cui si collocano candele, spilli, uova, bottiglie. Installazioni composte con grande sapienza pittorica, che se da un lato sono testimonianza dello scorrere del tempo, dall’altra costituiscono un’opera infinita, una creazione continua che si inchina alla materia e alla sua pulsazione. Alla quale Calzolari tributa silenziosi e atemporali altari, allestendo e svelando per noi continui spazi di contemplazione e sogno.
La mostra alla de’Foscherari è accompagnata da un libro curato dallo stesso artista (Edizione Gli Ori) con un’introduzione critica di Luciana Rogozinski .
Galleria de Foscherari
Pierpaolo Calzolari “Che ne è del sogno”
sabato 22 gennaio 2011 ore 18.30
fino al 27 marzo
Museo Morandi, Sala Ottagonale
Pier Paolo Calzolari – Senza Titolo 2010
sabato 22 gennaio 2011 h 18.00 – 20.00
fino al 13 febbraio 2011
Mambo
Proiezione video – Dall’Archivio-Video
sabato 22 gennaio 2011 ore17.00 – 19.00
fino al 27 marzo 2011
Galleria de’Foscherari
Via Castiglione 2/b -40124 Bologna
Tel Fax 051 221308
www.defoscherari.com
avete ascoltato Björk, Nature is Ancient