Salta al contenuto principale
23 Gennaio 2014 | Archivio / Economia

Cinque progetti per la nuova Emilia

7,76 milioni raccolti per la loro realizzazione dal Fondo di solidarietà per la ricostruzione post-sisma

A cura di Piera Raimondi Cominesi

23 gennaio 2014

Una palestra a Concordia, nel ferrarese, che da lontano sembra un covone di fieno, una sala di danza a Reggiolo, un centro sportivo a Bondeno, un auditorium a Pieve di Cento che ricorda un alveare e una residenza protetta a San Felice sul Panaro, nel modenese. Cinque  opere architettoniche, innovative per qualità sociale e ambientale, pensate da sei giovani architetti e ingegneri residenti nelle aree del cratere, selezionati e coordinati dall’architetto bolognese Mario Cucinella. Sono loro ad aver ideato questo pezzo di rinascita per la loro comunità grazie al fondo di solidarietà creato  da Confindustria, Cgil, Cisl, Uil e Confservizi che il giorno dopo la seconda scossa, quella del 29 maggio 2012,  si sono messe insieme e hanno raccolto 7,76 milioni di euro per ricostruire l’Emilia ferita dal terremoto, con i suoi 28 morti, in un’area abitata da 550.000 persone e da 48.000 imprese che da sole esprimono il 2% del Pil nazionale.  

A distanza di poco più di un anno il denaro raccolto ha già preso la concreta forma progettuale dei cinque interventi che nel giro di un anno e mezzo saranno tutti realizzati. I progetti, presentati la settimana scorsa nella sede romana di Confindustria ed esposti in questi giorni ad Arte Fiera a Bologna, sono un esempio di riuscita sinergia tra pubblico e privato, una risposta alla tragedia con un’azione carica di volontà di reinvestire in coesione sociale, progettualità, lavoro e anche bellezza. 

In occasione della presentazione in viale dell’Astronomia, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha ricordato come l’Emilia non si sia fatta prendere dallo sconforto e sia subito ripartita, anche economicamente, con il risultato che molte imprese a pochi giorni dal sisma erano nuovamente in attività. Maurizio Marchesini, presidente di Confindustria Emilia-Romagna, ha spiegato, in relazione ai progetti, come il gioco di squadra tra Comuni e privati abbia consentito di guardare alle necessità vere delle persone nel rispetto delle caratteristiche del territorio. Un risultato non scontato, ha sottolineato Vasco Errani presidente della Regione e Commissario per la ricostruzione, che ha colto l’occasione per rilanciare il suo appello per la creazione di una legge nazionale per gestire le emergenze, “Perché”, ha detto, “mi auguro che nessuno in questo Paese, dovesse domani trovarsi di fronte a un terremoto, lo debba affrontare nelle condizioni in cui ci siamo trovati noi, costretti a inventare da zero tutto il percorso”.

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi